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ESCLUSIVA TJ - Marco Zanchi: "Sarà stimolante per noi affrontare la Juve, è quella che più ha da perdere. Alle altre squadre mancano giocatori come Buffon e Chiellini. Su Allegri..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 27 aprile 2017, 20:30Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Marco Zanchi: "Sarà stimolante per noi affrontare la Juve, è quella che più ha da perdere. Alle altre squadre mancano giocatori come Buffon e Chiellini. Su Allegri..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore bianconero ed attuale allenatore dell'Under 16 bergamasca, Marco Zanchi, per parlare del match di domani sera e non solo: "Secondo me la squadra che ha più da perdere è la Juve - rivela in esclusiva ai nostri microfoni -, visto che giocherà con Torino e Roma nelle prossime sfide. L'Atalanta sta facendo un campionato sopra le righe, è una sfida stimolante ma non è decisiva. Qualsiasi cosa che accadrà di positivo sarà tutto di guadagnato per la squadra di Gasperini".

A Bergamo che aria si respira? Con l'inizio di campionato così nessuno si aspettava ciò che si è verificato ora...

"Il mister ha portato delle idee nuove all'inizio, ha fatto fatica ma ci è voluto un po' per sposare la causa. E' stato molto bravo a credere nei giovani nei momenti di difficoltà, nel momento in cui hanno svoltato l'Atalanta ha iniziato ad andar bene in classifica. E questo ha gratificato tutto l'ambiente compreso il settore giovanile, perchè siamo stati fortemente stimolati dalla loro cavalcata".

Sono stati proprio i giovani la chiave di volta del progetto di Gasperini. Avranno un mercato stellare, lo dimostra Caldara che è già stato acquistato dai bianconeri...

"Quello sicuramente, il settore giovanile ha sempre cercato di sfornare giovani di talento ma facevano fatica a trovare spazio in prima squadra. Con l'avvento di Gasperini è cambiata la politica, è stato molto coraggioso a fare questa scelta. E dalla partita con il Napoli vinta, la strategia ha dato i suoi frutti. Penso che per la società saranno tempi floridi da questo punto di vista, sono tanti i bravi giocatori nel settore giovanile".

Tornando a domani sera, sarà interessante vedere come Caldara riuscirà a destreggiarsi contro Higuain davanti al proprio pubblico. Ti incuriosisce questa sfida?

"Credo che sarà una prova per tutta la difesa e per tutta la squadra. L'Atalanta va ad affrontare quella che è la migliore squadra italiana in questo momento sotto l'aspetto della mentalità. Soprattutto. E' una occasione per poter vedere quanto si è distanti dal top, è una partita stimolante soprattutto per la posizione in cui sono i bergamaschi in questo momento. Sulla carta è una partita senza storia ma può sempre succedere di tutto sul campo da gioco".

La stampa di Bergamo, poi, crede nella possibilità di fare risultato citando le ventiquattro partite consecutive senza vittoria dell'Atalanta. Pensi anche tu che sia questo il fattore determinante all'Atleti Azzurri?

"Potrebbe essere, la squadra però ha grande convinzione dei propri mezzi. E' una partita di cartello, la squadra non avrà nulla da perdere e credo che sarà questa l'arma in più. Poi arriva la Juventus, inconsciamente dai sempre qualcosa in più contro questo prestigioso avversario".

Hai la possibilità di giocare la sfida da una delle due parti. Anche se sei tesserato Atalanta, quale squadra sceglieresti?

"Mi piacerebbe giocarla nell'Atalanta, perchè nella Juve non avrei la possibilità in quanto sono troppo forti (ride ndr). A parte gli scherzi, noi del settore giovanile siamo rimasti coinvolti dall'entusiasmo che si respira, è bello far parte di questo progetto".

Credi che il segreto determinante della Juventus sia la difesa?

"Secondo me, il segreto che c'è nella Juventus è il giusto mix tra società, allenatore e calciatori. Per quanto riguarda la squadra, i senatori nello spogliatoio come Buffon, Barzagli e Chiellini sono molto importanti per l'allenatore perchè portano avanti questo tipo di discorso. Nelle altre società non ci sono questo tipo di figure, ecco perchè per me questo è ineguagliabile ed è il valore aggiunto della squadra. I vari Higuain e Dybala si sono ambientati in fretta grazie allo zoccolo duro".

Tre anni fa, l'ambiente bianconero diceva che la Juve non avrebbe più vinto senza Antonio Conte in panchina. Oggi invece sono contentissimi di mister Allegri, non voluto all'epoca perchè non ritenuto all'altezza di allenare la squadra bianconera. Cosa ne pensi del suo lavoro?

"C'è un allenatore per ogni situazione che la società vive. La Juve dei due settimi posti di fila aveva bisogno di un tecnico come Conte che incarnasse lo spirito e la juventinità, quindi chi meglio di lui che era già stato capitano poteva far bene? E' stato molto bravo a ricostruire l'ambiente. Nel momento in cui è arrivato Allegri è stato bravo a portare il discorso di Conte avanti per poi, pian piano, mettere in pratica le sue idee. L'intelligenza dell'allenatore si è vista qui, perchè quando hai a che fare con dei grandi campioni spesso si sbaglia. Le scelte hanno premiato Allegri che è cresciuto con la squadra, diventata molto importante a livello europeo".

Curiosità: nella tua Juve del 2000, l'ultima di Ancelotti, la maggior parte di voi è diventata allenatore e c'è chi, come Conte e Zidane, lo sta facendo a grandi livelli. C'è un qualcosa che vi accomuna?

"Non so se sia una casualità o meno, ma quella era una squadra di grandissima personalità. C'erano grandi lavoratori, eravamo interessati a ciò che facevamo e mai nulla è stato lasciato al caso. A me, personalmente, è sempre piaciuto il calcio e dopo esser rimasto in questo ambiente per tanto tempo ho cercato di insegnare quello che ho vissuto e quello che ho trascorso ai ragazzi che alleno. Nei tre anni che ho fatto alla Juve, ho avuto la fortuna di avere a che fare con Ancelotti, Capello e Lippi, il top dei top degli allenatori. Ho cercato di rubar loro qualcosa ed è facile voler poi praticare quel mestiere vedendoli all'opera".

Si ringrazia il mister dell'Under 16 dell'Atalanta, Marco Zanchi, per la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.