LIVE TJ - BUFFON: "Il pari di ieri ci farà bene. Del Piero unico per la Juve. Ecco cosa ho confessato al Presidente..."

Gianluigi Buffon ha parlato ai microfoni di Francesco Cosatti di Sky Sport: "La gara contro l'Atalanta? L'analisi è che alla fine non si può regalare niente dal punto di vista dell'attenzione e dell'impatto alla gara a nessuno. Perché se no si paga dazio e questo è il bicchiere mezzo vuoto. Il bicchiere mezzo pieno è che nonostante abbiamo avuto questo tipo di atteggiamento iniziale che poi si è protratto per tutto il primo tempo, siamo andati più vicini a vincere che non a pareggiare o a perdere la partita. È questo la dice lunga sulla nostra forza. Il 2-2 non accende nessuna spia, anzi probabilmente è un risultato anche che ci farà bene per le prossime gare. Perché probabilmente anche una vittoria ci avrebbe forviato da quelle che devono essere le caratteristiche e gli ingredienti, per affrontare determinate sfide e determinate squadre. Perché alla fine se non si fa la fatica che la partita richiede e non c'è quella ferocia, quell'agonismo, quella compattezza e unione di intenti si fa fatica con tutti. Detto questo, abbiamo conseguito risultati ottimi in questi tre mesi, quindi non c’è da eccedere in negatività. È stato un godimento non prendere gol dal Barcellona? È stata una grande soddisfazione, perché è stata una soddisfazione conseguita col gruppo e condivisa con il gruppo. Per cui i ragazzi della difesa, con tutti gli altri, che si sono veramente spaccati in quattro per far sì che uscissimo indenni da queste due gare. Vi rivelo anche un retroscena che per la seconda volta sono venuto a meno della mia parola d'onore. La prima non vi svelo qual è stata, la seconda è questa: perché avevo detto che se non avessi preso gol né all'andata né al ritorno contro il Barcellona sarebbe stato giusto smettere di giocare a giugno. E questo l'ho dovuto dire al Presidente. E il Presidente, però, mi ha detto: "Tanto nella vita a volte si dicono cavolate, per cui non ti preoccupare vai avanti". Quindi ho dovuto ritrattare nel mio intimo.

È quindi vai avanti? Eh quindi sì il Presidente che ha più esperienza di me mi ha dato un buon consiglio. Ho fatto un rapido calcolo: ho iniziato con giocatori nati nei primi anni ’60, finirò con i 2000. In un certo senso ho attraversato quattro decenni, cercando di esserci sempre e non soccombere mai. E il mio orgoglio più grande è quello di esserci riuscito. Il siparietto Del Piero - Dybala a Sky Sport? Innanzitutto auguro a Dybala di non mettere gli occhiali di Del Piero (ride ndr). Quello glielo auguro, Ale (Del Piero ndr) mi dispiace... A parte la battuta devo dire che il poter ipotizzare che qualcuno possa fare una carriera come Ale nella Juve sia quasi impossibile. Perché alla fine Ale ha rappresentato diciamo il sogno per ogni tifoso. Era colui che realizzava i sogni, per il ruolo che aveva, per i gol che faceva, per le giocate... Insomma è stato un qualcosa di unico per la Juve. Paulo avrebbe tutte le qualità e le caratteristiche per poterlo fare. Però è un mondo diverso. Il mondo del calcio è cambiato tanto e per cui dovrà volerlo veramente".