IL TERZO TEMPO - L'ultimo tassello per completare la rosa: Matuidi in pole. Allegri "vede" i tre mancini per innescare la potenza di fuoco di Higuain

A poco più di due settimane dall'inizio ufficiale della stagione, la Juventus è quasi al completo. Al netto di grandi stravolgimenti si andrà a prendere l'ultimo tassello, il centrocampista, per rendere la rosa pronta ad affrontare una stagione lunghissima e ricca di impegni. La difesa ha certamente subito più degli altri reparti il restyling del mercato estivo, perdendo due leader assoluti come Bonucci e Dani Alves. Marotta ha preso il solo De Sciglio per rimpiazzare numericamente il brasiliano finito al PSG mentre per sostituire l'ex numero 19, la società ha intenzione di lanciare definitivamente Rugani sotto l'ala protettiva di Barzagli e Chiellini, oltre a contare sulle certezze di Benatia, riscattato definitivamente dal Bayern. La linea difensiva ha perso in personalità e sul piano tecnico, ma quest'ultimo aspetto potrà essere limato dall'esplosione definitiva proprio di Rugani, talento assoluto ed esemplare per la professionalità (si è tagliato le vacanze per essere al passo dei compagni) nonostante la giovane età. La mediana sicuramente vedrà almeno un'uscita (Lemina, Rincon, o addirittura entrambi) e l'ingresso in squadra di un giocatore di caratura internazionale. Accantonati N'Zonzi e Matic le cui valutazioni sono a dire il vero esorbitanti, in standby la pista Emre Can per cui le resistenze del Liverpool si sono fatte più coriacee, si fa largo la vecchia strada che porta a Matuidi, inseguito a lungo la scorsa estate e per cui si sta muovendo Raiola. Il francese del PSG ha risposto in modo sibillino a chi gli chiedeva del suo futuro e sembra voler cambiare aria; porterebbe in dote una grande esperienza europea, oltre a muscoli e dinamismo nel centrocampo di Allegri, che l'anno scorso ha dovuto spremere oltremodo Khedira. Si valuta anche la permanenza di Bentancur, molto impiegato nelle uscite estive e profilo di sicuro avvenire. La trequarti, come prevedibile, ha subito gli interventi più incisivi. Gli arrivi di Bernardeschi e Douglas Costa rafforzano l'idea di gioco del 4-2-3-1 inventata da Allegri lo scorso gennaio, ma lasciano le porta aperte anche ad un 4-3-3 più europeo, in grado di far rifiatare persino qualche pedina di peso. La presenza in rosa di Pjaca, in recupero dall'infortunio, e di Cuadrado lasciano presumere che potrebbe anche esserci un'uscita eccellente, ad oggi non ancora programmata dalla società.

Interessante, altresì, potrebbe essere il progressivo spostamento del colombiano sulla retroguardia, viste le doti difensive già mostrate in carriera e che andrebbero affinate a dovere dallo staff tecnico. Avere terzini con forte propensione offensiva è prerogativa immancabile in ambito continentale (vedi alle voci Marcelo, Dani Alves, Jordi Alba o lo stesso Alex Sandro) e potrebbe allungare la carriera dell'ex Chelsea che negli anni ha forse perso brillantezza nello spunto a discapito di un forte crescita nella marcatura. Li davanti Dybala ed Higuain sono inamovibili e stanno affinando sempre più la loro intesa, vedasi quanto accaduto nella notte a Miami, per un tandem che, con i rifornimenti che arriveranno dagli esterni, può diventare devastante. A proposito della notte all'Hard Rock Stadium, da sottolineare la splendida prestazione di Claudio Marchisio, tornato prepotentemente a scalare le gerarchie di Allegri, seppur nella nuova posizione di trequartista. Ottima anche la figura rimediata da Pinsoglio, terzo portiere stagionale, tornato alla Juventus a 27 anni dopo aver girovagato in tutta Italia. Con l'inserimento in squadra di Bernardeschi si profila un terzetto di mancini tutto tecnica e velocità alle spalle di Higuain, anch'egli in gol nella notte della Florida. La sensazione è che potrà così aumentare la velocità di gioco della squadra, unitamente all'imprevedibilità delle giocate, frutto dell'estro del giovane italiano, di Dybala (apparso come al solito già in grande forma) e Douglas Costa. Con un rinforzo in mediana, si potrebbe anche evitare un intervento pesante in difesa, lasciando sguarnito il rimpiazzo numerico di Bonucci, agevolmente ovviabile dai quattro centrali in rosa, oltre che da Mandragora, che può diventare il quinto centrale in caso di permanenza sotto la Mole. Come detto, l'esordio stagionale dista poco più di 15 giorni, tempo utile per mettere ancora benzina nelle gambe, di una stagione che inizierà prima del solito per poi culminare con il mondiale in Russia. Un anno lunghissimo, che partirà a Roma con la Supercoppa Italiana e continuerà una settimana dopo con l'esordio allo Stadium contro il Cagliari. Una storia ancora tutta da scrivere, nel segno della Juventus e della invariata voglia di lasciare agli avversari solo le briciole.