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Guagni: "Ho dedicato tutta la mia vita al calcio, spero di aver trasmesso qualcosa alle giovani"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 15:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

Guagni: "Ho dedicato tutta la mia vita al calcio, spero di aver trasmesso qualcosa alle giovani"

Spero di aver trasmesso qualcosa alle nuove generazioni. Ho dedicato tutta la mia vita a questo sport, a questo mondo. Spero di aver trasmesso valori veri”. Inizia così l’intervista che Alia Guagni ha rilasciato a INDIVISA in cui ha annunciato il suo addio al calcio: “Non credo di avere ancora realizzato, mi sto godendo questi ultimi momenti. Realizzerò tutto insieme, come sempre nella mia vita. Se mi guardo indietro però è tutto bello”.

Un’intervista in cui ha ripercorso il suo cammino a partire dal Firenze, club da cui poi nascerà la Fiorentina: “Un momento difficile è stato quando ero ancora al Firenze, prima della Fiorentina, quando ancora non ci conosceva nessuno. Eravamo in Serie A e mio padre era il presidente. Ci siamo trovate senza sponsor e senza soldi a dover affrontare squadre molto più attrezzate di noi ma nonostante questo siamo arrivate in alto e bene. In quel periodo avevo finito l’università e dovevo scegliere se giocare a calcio o lavorare, quello penso sia stato uno dei momenti più difficili. Ho deciso di continuare e mettere anche quello che non avevo e poi siamo arrivati alla Fiorentina quindi ne è valsa la pena. - spiega Guagni parlando poi dell’esperienza negli USA - È stato bellissimo sia come esperienza di vita che a livello calcistico e mi ha permesso di conoscere un mondo diverso. In Italia si giocava ancora finito di lavorare la sera, in America ero in un centro sportivo con dieci campi e su otto di questi c’erano bambine che giocavano a calcio. Mi ha fatto capire che ci sono realtà diverse a cui possiamo arrivare anche noi. Mi ha permesso di credere che qualcosa potesse cambiare”.

Spazio poi al rapporto con la sua città: “Firenze è casa, è la mia vita. Sono nata lì e provo amore viscerale per Firenze. Mi ha accompagnata in tutta a carriera calcistica, l’obiettivo che mi ponevo da piccola era arrivare lì con quella maglia ed in quello stadio, è stato un traguardo indescrivibile. Vincere lo Scudetto a Firenze è stata l’esperienza più bella in assoluto, nonostante il Mondiale e tanti altri bei momenti”.


Guagni si sofferma poi sull’esperienza in Spagna all’Atletico Madrid: “Avevo già fatto tanta carriera e avevo raggiunto obiettivi importanti a Firenze. Provare a mettermi alla prova in un campionato diverso, un mondo diverso, una lingua diversa e lontana da casa era qualcosa che nella vita mi mancava e avevo bisogno di provare. Mi sono detta: o adesso o mai più. Non è stato semplice, ma mi ha portata ad essere quella che sono oggi”.

Infine l’ultimo capitolo della sua carriera da calciatrice, quel Como Women con cui ha chiuso questa stagione: “È stata una tappa improvvisa e inaspettata, venivo da un anno complicato, ma parlando con il Como ho sentito subito la fiducia e ho visto un progetto importante a lungo termine con focus sulle donne. Per me è davvero importante perché si punta sul femminile, esclusivamente su quello e si vuole portare una squadra femminile ad autofinanziarsi. Spero che si possa raggiungere il prima possibile, credere in questo progetto è stato facile”.

Immancabile poi un riferimento alla maglia Azzurra: “Sono arrivata a 14 anni e mezzo ed ero la più piccola, ero sotto età e non potevo giocare gare ufficiali. È stata un’esperienza altalenante ci sono stati momenti in cui era difficile andare in Nazionale e altri in cui mi sono sentita parte di un gruppo incredibile e questo penso ci abbia portato al momento più alto che è il Mondiale di Francia. Sono stati gli anni migliori perché eravamo un gruppo forte e sapevamo dove volevamo arrivare”.