
Quagliarella: "Sampdoria? Tanta confusione, ora siamo tutti in attesa e pieni di speranza"
Fabio Quagliarella, ex attaccante fra le altre di Napoli, Juventus, Udinese e Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del 2° Premio Telenord-Gianni Di Marzio che si è tenuto oggi a Portofino. Queste le sue parole raccolte da TMW:
Intorno alla Sampdoria si respira un clima un po’ particolare in questo momento
"Sì, è un clima molto particolare, un po’ triste. Però bisogna guardare avanti. Leggevo del caos che è successo in Serie B... quindi c’è anche questo aspetto da considerare".
Credi ci sia ancora qualche speranza? Magari un playout o addirittura un campionato allargato? Che idea ti sei fatto di tutta questa vicenda complicata
"Non so, forse ne sapete più voi di me. Io ho letto qualche articolo, sicuramente è un bel casino. Penso che qualcosa succederà. Non so se ci saranno i playout, una Serie B allargata, o se la Sampdoria verrà reinserita. Vedremo... siamo tutti in attesa e pieni di speranza".
La Samp è retrocessa proprio a Castellammare, la tua città. Intanto la Juve Stabia sta facendo un campionato fantastico ed è in semifinale playoff. Ti senti con il cuore diviso?
"Eh sì, quella partita era speciale. Tra tutte, proprio l’ultima doveva giocarsi a Castellammare, a casa mia. Ma non è che la Samp sia retrocessa lì: durante il campionato le cose non sono andate bene, è sotto gli occhi di tutti. Mentre la Juve Stabia ha fatto un percorso eccezionale, partendo da lontano, dalla Serie C, con una società sana e ambiziosa, che ha confermato gran parte della rosa e ha disputato un’ottima stagione".
Secondo te, cos’è che non ha funzionato nella Samp quest’anno?
"Parlo da esterno, quindi il mio è solo un punto di vista parziale. Però da fuori si percepiva confusione. Hanno cambiato quattro allenatori, e forse si pensava che la squadra costruita potesse salire direttamente. L’esonero di Pirlo dopo poche giornate... magari andava fatto prima del campionato. Così sembra un segnale di incertezza. Insomma, c’era confusione, e questo è quello che si è percepito".
Nonostante tutto, si è visto l’amore dei tanti ex per la Samp. Anche tu, se ci fosse l’occasione, daresti una mano al tuo vecchio club?
"Io credo che chiunque passi da Genova - e in particolare dalla Samp - ci lasci il cuore. Si vive bene, la tifoseria è calda. Arrivare allo stadio la domenica è uno spettacolo. Quindi sì, se un domani ci fosse bisogno, credo che nessuno tra noi ex si tirerebbe indietro".
Un altro pezzo del tuo cuore è a Napoli. La squadra si gioca lo scudetto fino all’ultima giornata. Come vedi la corsa?
"È stata un’altalena di emozioni ieri sera. È bello vedere un campionato così, con tante partite in contemporanea. Il Napoli ha quel punto di vantaggio che vale oro, giocando in casa contro il Cagliari, mentre l’Inter va a Como. Credo che quel punto farà la differenza".
L’arrivo di Conte sembra aver cambiato tutto.
"Sì, l’ho sempre detto: con Conte il Napoli si sarebbe messo subito in scia dell’Inter, sfruttando ogni occasione. E così è stato. Ha fatto un grande lavoro, soprattutto considerando com’era finita la scorsa stagione. Portare di nuovo lo scudetto in così poco tempo... tanto di cappello".
Intorno alla Sampdoria si respira un clima un po’ particolare in questo momento
"Sì, è un clima molto particolare, un po’ triste. Però bisogna guardare avanti. Leggevo del caos che è successo in Serie B... quindi c’è anche questo aspetto da considerare".
Credi ci sia ancora qualche speranza? Magari un playout o addirittura un campionato allargato? Che idea ti sei fatto di tutta questa vicenda complicata
"Non so, forse ne sapete più voi di me. Io ho letto qualche articolo, sicuramente è un bel casino. Penso che qualcosa succederà. Non so se ci saranno i playout, una Serie B allargata, o se la Sampdoria verrà reinserita. Vedremo... siamo tutti in attesa e pieni di speranza".
La Samp è retrocessa proprio a Castellammare, la tua città. Intanto la Juve Stabia sta facendo un campionato fantastico ed è in semifinale playoff. Ti senti con il cuore diviso?
"Eh sì, quella partita era speciale. Tra tutte, proprio l’ultima doveva giocarsi a Castellammare, a casa mia. Ma non è che la Samp sia retrocessa lì: durante il campionato le cose non sono andate bene, è sotto gli occhi di tutti. Mentre la Juve Stabia ha fatto un percorso eccezionale, partendo da lontano, dalla Serie C, con una società sana e ambiziosa, che ha confermato gran parte della rosa e ha disputato un’ottima stagione".
Secondo te, cos’è che non ha funzionato nella Samp quest’anno?
"Parlo da esterno, quindi il mio è solo un punto di vista parziale. Però da fuori si percepiva confusione. Hanno cambiato quattro allenatori, e forse si pensava che la squadra costruita potesse salire direttamente. L’esonero di Pirlo dopo poche giornate... magari andava fatto prima del campionato. Così sembra un segnale di incertezza. Insomma, c’era confusione, e questo è quello che si è percepito".
Nonostante tutto, si è visto l’amore dei tanti ex per la Samp. Anche tu, se ci fosse l’occasione, daresti una mano al tuo vecchio club?
"Io credo che chiunque passi da Genova - e in particolare dalla Samp - ci lasci il cuore. Si vive bene, la tifoseria è calda. Arrivare allo stadio la domenica è uno spettacolo. Quindi sì, se un domani ci fosse bisogno, credo che nessuno tra noi ex si tirerebbe indietro".
Un altro pezzo del tuo cuore è a Napoli. La squadra si gioca lo scudetto fino all’ultima giornata. Come vedi la corsa?
"È stata un’altalena di emozioni ieri sera. È bello vedere un campionato così, con tante partite in contemporanea. Il Napoli ha quel punto di vantaggio che vale oro, giocando in casa contro il Cagliari, mentre l’Inter va a Como. Credo che quel punto farà la differenza".
L’arrivo di Conte sembra aver cambiato tutto.
"Sì, l’ho sempre detto: con Conte il Napoli si sarebbe messo subito in scia dell’Inter, sfruttando ogni occasione. E così è stato. Ha fatto un grande lavoro, soprattutto considerando com’era finita la scorsa stagione. Portare di nuovo lo scudetto in così poco tempo... tanto di cappello".
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