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tmw / juventus / Il Due di Piccari
Spalletti: giusto l'esonero, ma Gravina? Ranieri sì, ma no al doppio ruolo. A Roma voglia di calcioTUTTO mercato WEB
ieri alle 07:53Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Spalletti: giusto l'esonero, ma Gravina? Ranieri sì, ma no al doppio ruolo. A Roma voglia di calcio

Nazionale, mercato e i temi principali di questi giorni. Ecco il punto della situazione con il consueto appuntamento settimanale curato dal direttore di TmwRadio Marco Piccari

Due di Cuori

Rivoluzione e restaurazione: la Roma calcistica si prepara così al prossimo campionato. Roma e Lazio stanno per affrontare due momenti cruciali per il proprio futuro. Alla Roma, Gasperini avrà il compito di portare un’idea di calcio nuova: non più attesa e ripartenze, ma aggressione continua e gioco propositivo. Una pagina inedita rispetto al recente passato. Per riuscirci, serviranno anche giocatori pronti a correre e sacrificarsi. Sarà fondamentale il lavoro della società, chiamata a proteggere e sostenere il Gasp. La rivoluzione può cominciare. E attenzione: Roma non è stata costruita in un giorno.
Dall’altra parte del Tevere, alla Lazio, torna Sarri. Il mister dovrà riallacciare i fili interrotti qualche mese fa e riprendere il suo progetto. Il suo ritorno è stato accolto positivamente dall’ambiente, ma chiariamo subito un concetto: non può essere il parafulmine di nessuno. Se è tornato, è perché ha ricevuto garanzie dalla società. C’è curiosità da parte di tutti per capire cosa succederà. Sarri non è tipo da tornare per mancanza di alternative: è troppo fedele alle proprie idee per accettare compromessi solo per il gusto di allenare. È tempo di restaurazione in casa Lazio, e il ritorno del comandante è il primo passo.
L’estate romana non è ancora cominciata, ma a scaldare i cuori ci hanno già pensato Gasperini e Sarri. Voglia di calcio.

Due di Picche


Italia e Spalletti: un disastro. Contro la Norvegia è andata in scena una pagina vergognosa – e non è la prima. Una sconfitta che segna profondamente la storia recente della Nazionale, sempre più abituata alla bruttezza. Ora basta: serve un cambiamento.
Giusta l’idea di esonerare Spalletti, anche se tardiva. Andava presa già alla fine dell’Europeo, ma allora bisognava proteggere la futura poltrona di Gravina. Tutto gestito male, anche il modo in cui è arrivato l’allontanamento del CT: mai visto un esonero comunicato dallo stesso tecnico, in conferenza stampa prepartita. Surreale. Spalletti ha annunciato la sua uscita e, nello stesso tempo, ha parlato dell’ultima partita da giocare. Imbarazzante. Non si poteva aspettare la fine del match? E Gravina? Perché non c’era? Perché è ancora al suo posto? Domande destinate a restare senza risposta. Tutto quello che è accaduto è lo specchio di come viene gestita la Nazionale. Si criticano i giocatori per la mancanza di senso di appartenenza, ma se i vertici si comportano così, è impossibile trasmettere certi valori. Dopo queste figuracce non si può restare al comando: servirebbero dignità e coraggio. Dopo Spalletti, sarebbe stato bello sentire la parola “dimissioni” dalla voce di Gravina. Naturalmente, impossibile. E allora sotto con il nuovo CT. Ranieri è il nome che piace. Ma no al doppio ruolo: fare il CT e il consulente della Roma non è pensabile. Un conflitto di interessi che alla fine potrebbe pensare e creare difficoltà. Serve una scelta netta e la Nazionale merita una considerazione totale, come quella che si chiede ai giocatori in campo. Personalmente, valuterei un ritorno di Mancini: la sua Nazionale è stata bella e vincente. Una pace con Gravina (che non si muove comunque) e via, per provare a centrare il Mondiale.
Chiudo con due parole su Inzaghi, volato in Arabia. Una scelta economica legittima, niente da dire. Ma la comunicazione è stata pessima:
“Ho sempre sognato l’esperienza all’estero... seguo da sempre il calcio arabo e la storia del club.”
Caro Simone, mancava solo dire: “Sono sempre stato tifoso della squadra dal nome impronunciabile”. Un po’ più di dignità non avrebbe guastato, ed è bene ricordare che in Italia ci sono milioni di tifosi che lo hanno seguito con passione.

Jolly

Il jolly in questo momento lo pesca il Torino con la scelta di Baroni allenatore. Come dice il mitico Giacomo Ferri, gran difensore degli anni ’80: questo potrebbe essere il colpo di Cairo. Con Baroni si può iniziare un nuovo percorso: non più solo grinta e muscoli, ma un calcio propositivo e coraggioso. Chissà che non sia la svolta per il vecchio cuore granata. Cambiamento