Ranieri dice no alla Nazionale: FIGC spiazzata, si riapre la corsa al dopo Spalletti

Claudio Ranieri ha ufficialmente rifiutato la panchina della Nazionale italiana. Dopo giorni di contatti con la FIGC e il via libera di Dan Friedkin al doppio incarico tra Roma e Italia, il tecnico testaccino ha deciso di restare esclusivamente al servizio del club giallorosso. Una scelta personale, ponderata, come spiegato all’ANSA: “Ringrazio Gravina per l’opportunità, ma ho scelto di dedicarmi completamente al mio nuovo ruolo alla Roma”.
La FIGC, il cui presidente Gabriele Gravina considerava la trattativa ormai chiusa, è rimasta spiazzata dal no notturno via WhatsApp. Ranieri era il profilo ideale, capace – nelle intenzioni federali – di ricoprire contemporaneamente il ruolo di CT e di consulente del club capitolino, secondo quanto concesso dal regolamento tecnico. Ma gli accordi con la Roma e forse anche il rischio di polemiche e incompatibilità – in caso di convocazioni o episodi che coinvolgessero la Roma – ha portato il tecnico a un passo indietro, per evitare ambiguità e conflitti d’interesse, e tutto sommato anche un certo imbarazzo.
Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha definito la scelta di Ranieri “il gesto di una persona retta”, criticando apertamente le condizioni che lo avrebbero posto in difficoltà. E ha rilanciato la necessità di una riflessione profonda: “Serve un cambio culturale, non solo tecnico”. Intanto, la corsa contro il tempo continua: il prossimo impegno azzurro è il 5 settembre contro l’Estonia, ma per ora l’Italia resta senza commissario tecnico.
