
La ricetta di Moggi per risollevare il calcio italiano: "Ci sono troppi stranieri in Serie A"
Dal palco del 1° Premio Orlando Ricci, in corso di svolgimento questa sera a Massa, Luciano Moggi offre la sua ricetta per risollevare il calcio italiano, viste le difficoltà della Nazionale che insegue la prima qualificazione ai Mondiali dal 2014: “È l’ABC del calcio. È giusto che ci sia la libera circolazione, però c’è stato un tempo in cui il presidente federale aveva l’abitudine di dire che possono giocare fino a cinque giocatori stranieri, il resto italiani o al massimo europei.
Pensate alla Nazionale del 2006: sei giocatori della Juventus, più Lippi. Nella Francia c’erano Thuram, Trezeguet: era quasi Juve A-Juve B. L’artificio necessario era creare una nazionale che avesse giocatori italiani all’altezza della situazione. Cannavaro ha vinto il Pallone d’Oro: il problema di fondo non è che il calcio sia cambiato, ma che l’abbiano fatto i dirigenti”.
La soluzione?
"Basterebbe che la FIGC dicesse che possono giocare cinque stranieri. Il decreto crescita (abolito da tempo, ndr) mette le società in condizione di pagare i calciatori dall’estero molto meno degli italiani. Se si cambia, la Nazionale può risorgere”.
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