
Tre gol in più di Vlahovic, ma è asta da tripla cifra per Sesko: così Dusan è finito ai margini
C’è un attaccante che i suoi gol li fa, ma in questo momento è ai margini del grande calcio europeo. Pare che, quando Dusan Vlahovic sia stato proposto al Manchester United, il club di Old Trafford abbia replicato con un gelido ma cortese “no grazie”. Salvo poi infilarsi in un’asta dalle cifre astronomiche per Benjamin Sesko: i Red Devils sono al momento dietro al Newcastle che, forte della probabile prossima cessione faraonica di Alexander Isak (roba da 170 milioni), ha offerto al Lipsia circa 90 milioni. Da Manchester, è partito un messaggio: sono pronti a rilanciare, anche se probabilmente Sesko sceglierà comunque i Magpies.
Tre gol in più. Ciò che colpisce, nel raffronto tra due giocatori con lo stesso ruolo e un’età abbastanza simile (Vlahovic ha 25 anni, Sesko 22), è che altri numeri siano tutto sommato molto vicini. Nella scorsa stagione, Benjamin ha segnato in Bundesliga 13 gol. Appena tre in più di Dusan che, con tutte le difficoltà della Juventus, ha comunque chiuso a quota 10 in Serie A. L’anno prima, 14 lo sloveno e 16 il serbo. Siamo lì.
Così Dusan è finito ai margini del pallone delle star mondiali, almeno per ora. È questione di caratteristiche, certo: Sesko non nasce come macchina da gol, ma è un gigante di 194 centimetri che tratta il pallone come un numero dieci. E anche di provenienza: scottato dagli affari Zirzkee e Hojlund, difficilmente lo United farà di nuovo spesa di centravanti in Serie A nell’immediato futuro. Anche se i problemi di Manchester sembrano essere più interni che di valore degli acquisti, e infatti Sesko sta girando al largo. Sta di fatto che, con un'altra storia alle spalle, investire 20 milioni per Vlahovic anziché provare a offrirne quasi 100 per il suo collega sarebbe sembrata una gran bella idea: la distanza tecnica - se c’è - è ampiamente compensata dalla differente valutazione economica. E invece nulla: a Torino l’ex Fiorentina ha segnato sì, ma difficilmente si ricorda una sua prestazione trascinante. Lo stallo con la Juve, che nel complesso pesa di più sui bianconeri, ha trasmesso l’immagine (magari sbagliata, per carità) di un giocatore che guadagna un sacco di soldi al punto da diventare un caso. A 25 anni, Vlahovic ha ancora il tempo per riprendersi uno status che sembrava suo di diritto: i paragoni con Haaland, oggi, fanno sorridere.
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