
Bonato e l'avventura da Ds del Cagliari: "Positiva. Come tutte le cose, c'è l'inizio e la fine"
Il dirigente Nereo Bonato ha parlato nel corso dell'evento Palermo Football Meeting a la Braciera in Villa, organizzato da Conference403 con patrocinio di ARS e del Comune di Palermo.
Ha detto Bonato: "Il ruolo del direttore sportivo sta cambiando ed è cambiato negli anni. Perché è cambiato proprio il calcio con la sua metodologia di lavoro e la ricerca dei giocatori anche, c'è un gioco più fisico e dinamico. E poi, il calcio è cambiato anche a livello dirigenziale, ci sono presidenti più operativi che vogliono gestire di prima persona pure le trattative. E poi si sono inserite nei club figure come l'amministratore delegato, che ha ristretto il ruolo del direttore. Le stesse agenzie si sono evolute e danno servizi più allargati di anni fa. Serve grande adattabilità, prima certe figure di riferimento decidevano mentre ora si deve lavorare di gruppo. Comprendendo anche l'allenatore, lo staff tecnico ma anche le strutture di mercato. Questo fa sì che ci siano plurime figure all'interno della società. La figura del direttore è determinante, perché è uno che conosce il calcio e può confrontarsi con l'allenatore e far crescere il valore dei suoi ragazzi. In tutti i club che hanno cicli virtuosi c'è un direttore che ha vissuto in prima persona il ruolo e lo ha sviluppato. Serve la giusta adattabilità, ma è una figura che rimane comunque imprescindibile nel calcio".
Bonato conclude ricordando il lavoro fatto a Cagliari, ultima avventura nel suo curriculum: "L'esperienza a Cagliari è stata positiva, in un anno e mezzo abbiamo raggiunto la Serie A e valorizzato tanti giocatori, creando sostenibilità economica nel club. Come tutte le cose, però, c'è un inizio e una fine. Era giusto chiudere quella parentesi, sperando di riaprirne un'altra al più presto".
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