
Ruben Amorim può essere l'ennesima vittima sacrificale del Manchester United
Ruben Amorim rischia davvero di essere esonerato dal Manchester United. Perché finora, in sei partite, ne ha perse tre. Una situazione che fa il paio con la stagione scorsa, naufragata nella sfida con il Tottenham in finale di Europa League: quindicesimo posto in classifica in Premier, perdendo un trofeo contro la sedicesima. Un naufragio totale, considerando che lo stesso tecnico degli Spurs, Ange Postecoglou, è stato licenziato per mancanza di risultati dai vertici londinesi. Figuriamoci il portoghese come può essere stato giudicato.
Nelle scorse ore si è parlato anche di Southgate. Ma è davvero un problema di tecnico? Perché se Ten Hag poteva avere qualche colpa diffusa - e lo si è visto con il Bayer Leverkusen - Amorim sembrava la stella, l'erede di José Mourinho, l'astro nascente del calcio portoghese. E poi cos'è successo? Il Manchester United non è cambiato, è sempre stato la versione (bruttina e scialba) di se stesso. Amorim è l'ennesimo capro espiatorio per un club che non riesce a trovare un modo di raddrizzare la barra.
Così Ruben Amorim, ieri, ha cercato di stemperare la tensione di un ambiente che continua a essere decisamente rovente. "Ne abbiamo già parlato, se vedete le sei partite di questa stagione non siamo sempre la stessa squadra nelle piccole cose. Di più nel modo in cui giochiamo. Tutto l'impegno che mettiamo, il massimo impegno in ogni singola cosa. Penso che non sia lo stesso nelle diverse partite. Dobbiamo trovare quell'equilibrio: cambierà tutto per noi. Le critiche? Normale, non possiamo scappare dai risultati. E poi c'è il bagaglio della scorsa stagione che non mi interessa in relazione al sistema di gioco. Abbiamo giocato sei partite in questa stagione e ne abbiamo perse tre".
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