Conte, Allegri, Gasp e ora... Spalletti: la tendenza delle big italiane. Con una eccezione
Luciano Spalletti nelle prossime ore dovrebbe diventare il nuovo allenatore della Juventus. Il tecnico di Certaldo che stamattina, presentando il nuovo spot di cui è protagonista, ha evitato qualsiasi allusione ai contatti con la dirigenza bianconera ha comunque ammesso di esser pronto a tornare. "Sto bene e ho l'ambizione di rimettere a posto quello che mi è successo ultimamente. Si aspetta con serenità quello che poi ti passa davanti", ha dichiarato Spalletti che nel pomeriggio si confronterà con Damien Comolli. Se non sorgeranno problemi in quel faccia a faccia, allora sarà lui il nuovo allenatore bianconero.
Spalletti viene preferito a Palladino soprattutto per una questione d'esperienza. Di spalle larghe. La Juventus in un momento di difficoltà vuole affidarsi a un tecnico di grandi trascorsi: una scelta già pubblicamente avallata da Buffon, indirizzata da Chiellini e che conferma il trend delle big della Serie A. Nell'ultimo anno e mezzo tutti o quasi sono andati in questa direzione: il Napoli per risollevarsi dalla stagione del decimo posto ha puntato con grande successo su Antonio Conte, il Milan spera di ottenere gli stessi risultati dopo aver richiamato Massimiliano Allegri. Nella Capitale la Roma s'è affidata a Gian Piero Gasperini, mentre la Lazio ha richiamato Maurizio Sarri. Tutti nella stessa direzione, tutte scelte che stanno funzionando a eccezione di quello Stefano Pioli che era arrivato in estate alla guida della Fiorentina con grandi ambizioni e invece è già in bilico.
E a proposito di eccezioni: l'unica big della Serie A che negli ultimi mesi ha scelto di percorrere una strada diversa è l'Inter. Archiviato il ciclo Inzaghi per volontà dell'allenatore emiliano la società nerazzurra ha prima trattato Cesc Fabregas e poi, dopo la decisione dello spagnolo di restare a Como, ha puntato su Cristian Chivu. Quasi un esordiente, ma anche un allenatore che conosce Appiano Gentile come le sue tasche. Che prima di ritrovarsi allenatore della prima squadra ha vestito per sette anni la casacca nerazzurra e poi per altri sei ha allenato nel settore giovanile.
Chivu allenatore dell'Inter è l'eccezione che conferma la regola, mentre Spalletti ormai prossimo all'accordo con la Juventus sottolinea che la tendenza è quella di ridurre al minimo i rischi quando c'è da cambiare. Una scelta comprensibile soprattutto quando nell'occhio del ciclone c'è la dirigenza ancor prima dell'ex allenatore.
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