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Dall'U16 alla prima squadra: Ghiotto e Pipitò si allenano con SpallettiTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 09:30La Giovane Italia
di La Giovane Italia

Dall'U16 alla prima squadra: Ghiotto e Pipitò si allenano con Spalletti

I due calciatori bianconeri, protagonisti nel proprio campionato con mister Gridel, sono stati aggregati in vista della rifinitura di Napoli-Juve.
La sconfitta della Juve contro il Napoli ha lasciato dietro di sé un carico evidente di delusione. Da un lato l’amarezza dei tifosi bianconeri per un risultato che complica ulteriormente la corsa alle prime quattro posizioni; dall’altro un’ondata di critiche e recriminazioni che, come spesso accade in questi casi, si è rapidamente polarizzata. L’episodio più dibattuto resta la scelta di Spalletti di sostituire Yildiz e Conceição al 75’, sul punteggio di 1-1: una decisione letta da molti come il momento che ha cambiato l’inerzia del match. Eppure, soprattutto per noi de La Giovane Italia, l’analisi di questo Napoli-Juve non può limitarsi all’immediato giudizio tecnico o al risultato del campo. C’è infatti un segnale positivo, un elemento di prospettiva che merita di essere sottolineato e che riguarda il settore giovanile bianconero. In vista della rifinitura del big match, sono stati infatti aggregati alla prima squadra due classe 2010 di grandissima prospettiva: Alessandro Ghiotto e Giuseppe Pipitò. Si tratta di due tra i talenti più brillanti attualmente presenti nel vivaio juventino, pedine fondamentali e centrali dell’Under 16, formazione che sta dominando il girone A con numeri difficilmente replicabili nel panorama nazionale. Avevamo già raccontato, settimane fa, l’impresa della Vecchia Signora nel 6-0 rifilato al Bologna nello scontro diretto. A quel successo sono poi seguite altre due vittorie, che hanno portato la Juve a un impressionante ruolino di marcia: 11 vittorie su 11 incontri disputati. Nessun’altra squadra italiana, dall'Under 15 fino alla Primavera, può vantare un percorso simile. Un dato che certifica la forza del gruppo e la qualità diffusa dell’organico, dalla solidità difensiva a un reparto offensivo capace di mantenersi su una media superiore ai tre gol a partita. In questo contesto si inseriscono proprio Ghiotto e Pipitò, elementi cardine nonostante la giovanissima età. La possibilità di allenarsi sotto gli occhi di un tecnico come Spalletti e, soprattutto, al fianco di giocatori affermati quali Yildiz, Thuram e Locatelli, rappresenta per loro un’occasione di crescita che va ben oltre l’ordinario percorso di sviluppo di un quindicenne. Esperienze del genere, per precocità e valore tecnico dell’ambiente, hanno un peso significativo nel percorso di formazione di giovani di talento. La Juve, dunque, esce dal Maradona con un risultato negativo ma con un segnale che guarda lontano. In un momento complesso per la prima squadra, il settore giovanile continua a offrire risposte, idee e prospettive. E il futuro, almeno su questo fronte, sembra parlare con un accento decisamente bianconero.