Udinese, Pozzo oculato nei trent'anni di gestione. Rossi importanti solo con il Covid
L'Udinese è da oltre tre decenni di proprietà della famiglia Pozzo. Riconosciuti universalmente come i re delle plusvalenze prima che le plusvalenze fosse di moda, così come dello scouting prima che lo scouting andasse per la maggiore. Nel corso delle loro stagioni hanno sempre vissuto in equilibrio, tranne in due stagioni, cioè quelle a cavallo con il Covid. Nella seconda è stato rivalutato il marchio - con un -69 milioni abbastanza eloquente - ma va detto che quei debiti sarebbero bloccati fino al 2027, come da legislazione italiana.
Di fatto l'Udinese nel corso dei trentaquattro anni di presidenza ha perso circa 127 milioni, di cui circa 106 congelati. Un modo di fare calcio che è assolutamente oculato, soprattutto pensando a quanto fatto poi con il Watford. Negli scorsi mesi si è parlato molto di una possibile cessione a una cordata americana, per un valore tra i 150 e i 200 milioni. Bisogna considerare, al netto di questo, che il Bluenergy Stadium è di proprietà e la valutazione ovviamente considera anche di questo fattore non trascurabile.
I dati
1992-93: -0,2 milioni
1993-94: 0,6 milioni
1994-95: -3,2 milioni
1995-96: -1,1 milioni
1996-97: -0,8 milioni
1997-98: -1,8 milioni
1998-99: 2,1 milioni
1999-00: 25,8 milioni
2000-01: 12,9 milioni
2001-02: -6,7 milioni
2002-03: -9 milioni
2003-04: -5,5 milioni
2004-05: -4,7 milioni
2005-06: -6,5 milioni
2006-07: -6,3 milioni
2007-08: 7,9 milioni
2008-09: 6,9 milioni
2009-10: -6,9 milioni
2010-11: 2,9 milioni
2011-12: 8,8 milioni
2012-13: 32,3 milioni
2013-14: -12,1 milioni
2014-15: -6 milioni
2015-16: -27 milioni
2016-17: -1 milione
2017-18: -15 milioni
2018-19: 1,1 milioni
2019-20: -10 milioni
2020-21: -36 milioni
2021-22: -69 milioni
2022-23: -3,6 milioni
2023-24: -11 milioni
2024-25: 2,9 milioni
Totale: -127,5 milioni
Altre notizie
Ultime dai canali
Primo piano






