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Andrea Bosco: "Segnato dalla scomparsa di Morini, mi rivelò il vero segreto della Juventus"
Ho conosciuto Francesco Morini anni fa durante una trasmissione televisiva. Siamo rimasti in contatto per un poco. La sua improvvisa scomparsa mi ha segnato. Morgan Morini era un giocatore del quale non potevi non innamorarti. Era della grana dei Castano, dei Bercellino, dei Salvadore, dei Brio, dei Montero, oggi dei Chiellini. Era un duro. Giocatore, poi dirigente.
Biondo, elegante, old england style, ma alla mano. Ne ho un bel ricordo. Era il tipo di calciatore che vorresti sempre nella tua squadra. Per come la vedo io, sono i tipi come Morini che “fanno” le squadre. Fu un dirigente solido. Giampiero Boniperti (dopo la parentesi in Canada), lo aveva voluto ancora a Torino. Ho un aneddoto su Morgan, incubo per gli avversari. Una volta chiesi (e mi aspettavo dicesse la famiglia Agnelli o un qualche giocatore) quale fosse il vero segreto della Juventus. Mi rispose: “ Giampiero Boniperti “. Se n'è andato due mesi dopo la morte del “suo“ presidente. Non vedranno la Juve che verrà. Per loro, amanti della Signora, è stato un bene.
La Juve che verrà si annuncia bruttarella. Con qualche pezza al sedere. Converrà farsene una ragione. Arrivabene è stato chiamato per sistemare i conti di una Juve incapace di collocare persino un Pellegrini. Al centro della derisione mediatica per aver collezionato minusvalenze clamorose. Il gruppo ha alcune eccellenze ma non è una squadra. Quella lasciata da Allegri, magari perdeva in Europa, ma lo era. Due anni di Sarri e di Pirlo l'hanno consegnata al “non essere“. Ma in fondo sia Sarri che Pirlo qualche cosa hanno vinto. Attribuire colpe solo a loro sarebbe ridicolo.
Biondo, elegante, old england style, ma alla mano. Ne ho un bel ricordo. Era il tipo di calciatore che vorresti sempre nella tua squadra. Per come la vedo io, sono i tipi come Morini che “fanno” le squadre. Fu un dirigente solido. Giampiero Boniperti (dopo la parentesi in Canada), lo aveva voluto ancora a Torino. Ho un aneddoto su Morgan, incubo per gli avversari. Una volta chiesi (e mi aspettavo dicesse la famiglia Agnelli o un qualche giocatore) quale fosse il vero segreto della Juventus. Mi rispose: “ Giampiero Boniperti “. Se n'è andato due mesi dopo la morte del “suo“ presidente. Non vedranno la Juve che verrà. Per loro, amanti della Signora, è stato un bene.
La Juve che verrà si annuncia bruttarella. Con qualche pezza al sedere. Converrà farsene una ragione. Arrivabene è stato chiamato per sistemare i conti di una Juve incapace di collocare persino un Pellegrini. Al centro della derisione mediatica per aver collezionato minusvalenze clamorose. Il gruppo ha alcune eccellenze ma non è una squadra. Quella lasciata da Allegri, magari perdeva in Europa, ma lo era. Due anni di Sarri e di Pirlo l'hanno consegnata al “non essere“. Ma in fondo sia Sarri che Pirlo qualche cosa hanno vinto. Attribuire colpe solo a loro sarebbe ridicolo.
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