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TMW - Juve, l'Arsenal può migliorare l'offerta per Arthur: la ricostruzione del summit con l'agente
Il summit di ieri, a Londra, fra l'agente Federico Pastorello e l'Arsenal conferma quanto raccontatovi nei giorni scorsi su queste colonne: nonostante la Juventus e mister Allegri non abbiano (ancora) dato il via libera, nonostante il minutaggio in aumento nelle ultime partite e nonostante fra i due club non ci sia ad oggi accordo sulla formula, Arthur vuole trasferirsi subito all'Arsenal e rispettare la parola data a mister Arteta.
Proprio per questo motivo, dopo diversi contatti telefonici, nelle scorse ore il suo procuratore ha visitato personalmente i Gunners prospettando un prestito da 18 mesi (e non da 6), oneroso (e non secco), con un possibile diritto di riscatto. Condizioni più ragionevoli e vantaggiose per la Juve rispetto alla prima offerta biancorossa (prestito secco), ma anche per lo stesso calciatore ex Barcellona e Gremio, che andrebbe a Londra col tempo necessario per ambientarsi e con un'iniezione di fiducia a medio termine.
L'Arsenal si è preso qualche ora per riflettere e, secondo quanto emerso a caldo dopo l'incontro, l'impressione è quella che migliorando l'offerta in questa direzione si possa finalmente convincere la dirigenza bianconera a lasciar partire il suo playmaker classe 1996 (mai considerato incedibile), andando parallelamente a lavorare su un degno sostituto.
Proprio per questo motivo, dopo diversi contatti telefonici, nelle scorse ore il suo procuratore ha visitato personalmente i Gunners prospettando un prestito da 18 mesi (e non da 6), oneroso (e non secco), con un possibile diritto di riscatto. Condizioni più ragionevoli e vantaggiose per la Juve rispetto alla prima offerta biancorossa (prestito secco), ma anche per lo stesso calciatore ex Barcellona e Gremio, che andrebbe a Londra col tempo necessario per ambientarsi e con un'iniezione di fiducia a medio termine.
L'Arsenal si è preso qualche ora per riflettere e, secondo quanto emerso a caldo dopo l'incontro, l'impressione è quella che migliorando l'offerta in questa direzione si possa finalmente convincere la dirigenza bianconera a lasciar partire il suo playmaker classe 1996 (mai considerato incedibile), andando parallelamente a lavorare su un degno sostituto.
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