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Lazio, Hernanes e il 26 maggio: "Siamo nella storia, sono anche svenuto. Petkovic ci ha fatto vedere..."
sabato 27 maggio 2023, 07:25Il punto di
di Ludovica Lamboglia
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Ludovica Lamboglia - Lalaziosiamonoi.it

Lazio, Hernanes e il 26 maggio: "Siamo nella storia, sono anche svenuto. Petkovic ci ha fatto vedere..."

È ormai mattina nella Capitale. La bellezza di 10 anni fa racconta di una storica peripezia dell’esercito di Petkovic che ha annientato le forze giallorosse in quel 26 maggio 2013. Finale di Coppa Italia, ore 19:27, al 71esimo Lulic manda in paradiso la Lazio, condannando così la Roma ad una storica sconfitta che rimarrà incisa in ogni vicolo della Capitale, in ogni corridoio di scuola, in ogni settimana pre e post derby. Oggi sono esattamente 10 anni che i biancocelesti festeggiano questa ricorrenza, ma non sono i soli perché anche gli stessi giocatori che hanno vissuto quell’inspiegabile sensazione si lasciano andare ad un fiume di ricordi. Lo sa bene Hernanes che ai nostri microfoni  in esclusiva ha svelato di essere presente anche lui domenica allo stadio: "Sì, sarò all’Olimpico. Se ci saranno altri miei compagni di squadra oltre a Lulic? Non lo so ma spero di vederli per festeggiare tutti insieme. Sarà una grandissima festa perché oltre il decennale c’è un finale di stagione di livello, per questo mi aspetto una grande festa, un grande entusiasmo e una grande gioia”.

Se ti dico 26 maggio 2013, qual è il primo fotogramma che scorre nei tuoi ricordi?

“E’ esattamente il giorno che mi ha fatto esplodere di gioia. Io ero sempre molto contenuto nei miei festeggiamenti, ma quel giorno lì è stata davvero un’esplosione di gioia, mi ricordo questa grande felicità”.

Un retroscena sul ritiro a Norcia?

“E’ stata una settimana speciale, perché eravamo totalmente concentrati sulla partita. Mi ricordo gli allenamenti, le attività extra campo che facevamo insieme. Tutti i giorni ci radunavamo per fare le cose in gruppo. Il giorno prima eravamo tutti a Formello, l’ho vissuto davvero in modo speciale”.

Cosa vi disse Petkovic a Formello prima della finale contro la Roma?

“Ci ha fatto vedere la nostra foto tutti insieme, scattata il giorno prima, questo ci ha caricato parecchio. Ovviamente non potevano mancare le istruzioni tattiche e tecniche della partita, poi la carica motivazione, perché lui ci teneva molto a scrivere la storia. E’ stata la carica giusta”.

Chi era il più agitato nello spogliatoio prima della partita?

“Sinceramente non l’ho visto, ero molto concentrato su me stesso. Volevo fare la partita perfetta e per bene, senza sbagliare nulla. Ero molto concentrato e non mi sono accorto se ci fosse qualcuno più agitato del normale. Io ero molto teso. Ho iniziato a provare tutta l’ansia che trasmetteva questa partita quando eravamo a Norcia. Il cervello voleva focalizzarsi solo sulla partita e per questo cercavo di essere il più lucido possibile per curare tutti i dettagli, era una lotta continua”.

Un momento che non scorderai mai di questa cavalcata verso la finale di Coppa Italia?

“La mia doppietta contro il Catania, nei quarti di finale (vinta per 3-0 dai biancocelesti, ndr). In semifinale, ricordo di aver preso un colpo alla testa, sono svenuto e sono andato in ospedale.  Questo episodio mi ha fatto parecchio male e per fortuna mi sono ripreso. E’ stata un’annata completa, vissuta negli eventi sia positivi che negativi. Arrivare alla fine e alzare la coppa è stato il coronamento di tutto questo percorso”.

Domenica contro la Cremonese sarà anche l’ultima partita di Radu, tuo compagno di squadra anche in questa data storica. Che importanza ha avuto per te?

“Radu ha un’anima brasiliana, perché era sempre lì a scherzare e a far ridere i compagni. Quando c’era da lavorare e andare in campo c’era sempre, è stato un vero leader. Ho imparato ad ammirarlo sia come giocatore ma anche come persona. Se scenderò negli spogliatoi dopo Lazio – Cremonese a salutarlo? Sì, sarà una giornata piena di eventi, mi farà molto piacere scendere. Ci siamo visti poco fa a Formello, ci siamo salutati, ma domenica per l’addio ci vuole un grande abbraccio. Colgo l’occasione per ringraziarvi tutti, mando un saluto ai tifosi e ricordo che siamo nella storia. Forza Lazio!”.

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Pubblicato il 26/05 alle 14.00