
Zaccagni, Venturato: "Con Sarri e Spalletti può completarsi. Quando l'ho avuto..."
In merito al recente exploit di Mattia Zaccagni con la Nazionale, abbiamo intervistato in esclusiva Roberto Venturato, allenatore dell’esterno offensivo biancoceleste nella seconda parte della stagione 2015-2016, tra le fila del Cittadella.
Il tuo primissimo ricordo, tecnico e tattico, di Mattia Zaccagni?
“Ai tempi, un giocatore pieno di talento, con grandi potenzialità. Abbiamo vinto il campionato di Serie C con undici punti di distacco sulla sulla seconda e con altrettante vittorie di fila. È stata una stagione bellissima per tutti e Mattia è stato un protagonista importante”.
In quale ruolo lo schierasti?
“Arrivò a gennaio su mia richiesta dal Verona. Per me era una mezz’ala, ai tempi”.
Come ne commenti la rivoluzione offensiva che lo ha caratterizzato negli anni, specie con la Lazio di Sarri?
“Già a Verona aveva cominciato a giocare in zona più avanzata con buoni risultati: dribbling, accelerazioni, ultimo passaggio, buon tiro, capacità di lavorare con la squadra sia in fase offensiva che difensiva. Il lavoro è proseguito con Sarri, che lo ha ulteriormente migliorato, portandolo a fare gol e a essere decisivo non solo con giocate individuali, ma anche con inserimenti senza palla. Grazie a Sarri, Mattia è diventato un giocatore molto più bravo, duttile e performante tatticamente”.
Sotto quali aspetti necessiterebbe di migliorare, a tuo avviso?
“Il colpo di testa e la capacità di stare dentro la partita con continuità. Penso che Sarri e Spalletti lo possano completare, al fine di farlo diventare definitivamente un giocatore di livello internazionale”.
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