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FOCUS - Non solo Maradona: nella Top 11 storica del Siviglia anche due ex Lazio
mercoledì 13 febbraio 2019, 08:00Editoriale
di Annalisa Cesaretti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Annalisa Cesaretti - Lalaziosiamonoi.it

FOCUS - Non solo Maradona: nella Top 11 storica del Siviglia anche due ex Lazio

La Lazio è pronta a mettersi alla prova. Questa volta sul serio. Se è vero che dal confronto con l’avversario arriva lo stimolo a superare se stessi, allora la sfida contro il Siviglia è un trampolino di lancio unico per compiere un vero salto di qualità. L’agonismo, si sa, cresce in modo proporzionale al valore dello sfidante. E a questo punto quello dei biancocelesti dovrebbe essere arrivato alle stelle. Perché nei sedicesimi di finale di Europa League è chiamata ad affrontare un club famoso in tutto il continente per il suo prestigio. E prima del palmarès – che negli ultimi dieci anni si è arricchito con l’aggiunta di una Coppa del Re e di tre edizioni (consecutive) di Europa League – a darne conferma sono i nomi dei giocatori che hanno vestito la maglia del Siviglia. I più celebri li abbiamo riuniti in una formazione d’eccellenza, che – fortunatamente – è ben diversa da quella che vedremo schierata contro la Lazio. Ecco la nostra top 11 del Siviglia.

TRA I PALI – La scelta non poteva che ricadere su Andrés Palop, portiere del Siviglia per otto lunghi anni, dal 2005 al 2013. Il club spagnolo è stato il vero punto di svolta della sua carriera. Con la maglia della squadra andalusa ha collezionato ben 291 presenze. Negli ottavi di finale della Coppa Uefa 2006 – 2007 è arrivato persino a realizzare – su calcio d’angolo - un gol che ha riaperto la partita contro lo Shakhtar.

LA DIFESA MILIONARIA – Oltre a Carlos Marchena – che anche grazie al Siviglia, dove nel 1997 ha iniziato la sua carriera, è diventato uno dei migliori difensori spagnoli del primo decennio del 2000 – abbiamo deciso di schierare in difesa Sergio Ramos, Dani Alves e Adriano (Correia Claro). I tre giocatori rientrano nell’elenco – piuttosto lungo – delle cessioni che hanno fruttato al Siviglia un numero davvero elevato di milioni. Ramos è cresciuto nelle giovanili del Siviglia e in prima squadra ha trascorso due anni, dal 2003 al 2005. Poi è stato acquistato dal Real Madrid per 27 milioni di euro. Dani Alves, invece, con il club andaluso ha vinto due Coppe Uefa, una Coppa del Re e una Supercoppa Uefa. Tutto questo prima di essere ceduto al Barcellona per circa 35 milioni di euro. E il Siviglia, è bene sottolinearlo, aveva acquistato il brasiliano dal Bahia per “soli” 500mila euro. Una plusvalenza che, seppure in misura inferiore, la società spagnola è riuscita a ottenere anche dalla cessione di Adriano, arrivato nel 2004 dal Coritiba per circa due milioni di euro e acquistato nel 2010 dal Barcellona per più di 9.

NEL SEGNO DELLA PLUSVALENZA – Il Siviglia ha il fiuto per gli affari, non c’è dubbio. E lo ha dimostrato ancora una volta nel 2011, quando ha aperto le porte a Ivan Rakitic. Ecco uno dei centrocampisti che abbiamo deciso di schierare nella nostra top 11. Per 2,5 milioni di euro il Siviglia è riuscito a strapparlo allo Schalke 04. Nella stagione 2013-2014, prima di dire addio alla città andalusa, ha trionfato in Europa League. In Spagna il croato ha trascorso tre anni, catturando su di sé l’attenzione dei più grandi club europei. E proprio uno di questi, il Barcellona, è riuscito ad averlo per 20 milioni di euro. Così il Siviglia ha ottenuto una plusvalenza di circa 18 milioni.

UN PO’ DI BIANCOCELESTE – Al centrocampo troviamo anche due volti noti: Simeone e Almeyda. Dal ’92 al ’94, cinque anni prima di approdare alla Lazio, “el Cholo” si è fatto le ossa tra le file del Siviglia. Con il club andaluso ha collezionato 66 presenze e realizzato 13 reti. Tre anni più tardi, nel luglio del 1997, le strade di Siviglia e Lazio si sono incrociate al momento della trattativa che ruotava attorno ad Almeyda. Il giocatore argentino è stato ceduto alla società di Cragnotti dopo un solo anno trascorso con la squadra spagnola. 

LA LEGGENDA – E alle spalle dei due attaccanti non poteva mancare lui: Diego Armando Maradona. Nel 1991 un esame antidoping ha determinato la fine dell’esperienza italiana del fenomeno argentino. Della storia d’amore tra il Napoli e Maradona è rimasta solamente una profonda amarezza. Dopo aver scontato un anno di squalifica per essere risultato positivo alla cocaina, il giocatore è stato ceduto al Siviglia per “soli” 4 milioni di dollari. La maglia del club andaluso l’ha indossata per un'unica ma significativa stagione. Ecco il bilancio: 26 presenze e 5 gol.

VECCHIO STAMPO - Dall'Argentina al Brasile, da Maradona a Bebeto. Prima di darsi alla politica, l'ex attaccante è stato uno dei giocatori brasiliani più forti degli ultimi venti anni del secolo passato. Non a caso è arrivato a trionfare col suo Brasile nei Mondiali del 1994. Ha trascorso una sola stagione col Siviglia (1996-1997), ma tanto è bastato per farlo entrare nella storia del club. Lì dove un posto d'onore è riservato anche a Davor Suker, che, a detta della sua federazione, è il miglior calciatore della storia della Croazia indipendente. Nei cinque anni vissuti al Siviglia (1991-1996) ha collezionato ben 162 presenze e 81 gol.