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Fabio Battista (Esport director): "Il calcio virtuale è pronto. E la Lazio..."
venerdì 18 ottobre 2019, 07:25Editoriale
di Leonardo Giovannetti
per Lalaziosiamonoi.it

Fabio Battista (Esport director): "Il calcio virtuale è pronto. E la Lazio..."

Esport è un progetto ambizioso, in fase di sviluppo. Ne ha parlato ai nostri microfoni Fabio Battista, uno dei promotori di questa iniziativa.

Un nuovo mondo è pronto a fare irruzione nel fantastico universo del calcio giocato: quello del calcio virtuale. Un progetto ambizioso, innovativo, sicuramente di estrema attualità. Ha un nome ben preciso: Esport. Quanti ragazzi, incollati alla propria console, avranno pensato: “sarebbe bello lavorare giocando!”. Non è più un sogno, ma una possibilità. La prerogativa? Essere dei fenomeni con il joistick in mano, ovviamente. Tanta fantasia, determinazione e lucidità. Non in un campo verde, su una pista o un parquet: davanti allo schermo. In esclusiva ai microfoni de Lalalziosiamonoi, l’Esport Director Fabio Battista ha illustrato le dinamiche di questo nuovissimo universo, pronto a portare una ventata di novità promuovendo il mondo videludico.

AMBIZIONE - Il progetto sta proseguendo molto bene, ci poniamo di essere dei consulenti per chi si vuole approcciare al mondo Esport, vuole fare un team oppure rivolgersi alle società stesse. Ad esempio, se la Lazio volesse entrare nell’universo Esport noi possiamo fornire tutte le informazioni e il materiale che non possiede. Potrebbe voler entrare su FIFA, o su Pes, sapere quali sono i giocatori migliori ecc.. Facciamo anche attività di management per i giocatori. Abbiamo sotto contratto molti pro player, che si dividono in due categorie: la prima nel Talent Lab, cioè ragazzi che crescono insieme a noi e arrivano a raggiungere determinati risultati; la seconda parte  prevede pro player già affermati che arrivano da esperienze importanti o che già sono cresciuti insieme a noi, attivi attualmente in club sportivi”.

ITALIA VS ESTERO - All’estero sono molto più avanti, hanno la gestione già di molte squadre. In Italia stiamo crescendo, ad esempio il progetto Monza con Adriano Galliani è importantissimo: hanno investito molto in questo mondo. Si può fare sempre di più, con il tempo speriamo di raggiungere tante altre squadre. In Italia ci sono già alcune società all’interno del mondo Esport: Roma, Bologna e Parma ad esempio. Noi abbiamo una prerogativa: vogliamo far crescere i giocatori e farli inserire nei progetti. Stanno entrando altri club, tra poco potrebbe partire anche la Serie A ma ancora non si hanno informazioni dettagliate a riguardo”.

LAZIO - Abbiamo provato a contattare la Lazio, ma ancora non hanno risposto. Il progetto gli è stato presentato, ma non so cosa voglia fare. Molti lo hanno preso seriamente, come il Monza di cui già ho parlato. È un’iniziativa che farebbe grande pubblicità alle squadre, per noi è una prerogativa che i player vengano messi sotto contratto dalla società stessa. Il ragazzo diventa in tal modo il giocatore di una determinata squadra, quindi la rappresenta in tutto e per tutto. Ci sono anche calciatori o ex calciatori stessi che hanno aderito al progetto, come Gullit ed Ozil: hanno player che giocano con il loro team”.

COMPETIZIONI - Inizieranno alcune competizioni, ad ottobre le qualifiche e a novembre la prima competizione. All’estero già hanno campionati strutturati: la Liga, la Bundesliga ecc… Attraverso queste leghe nazionali le società crescono, perché fanno migliorare i player nel ranking. Più partite fai, più tornei giochi, più punti prendi. Speriamo possa arrivare presto la Serie A”.

RANKING - Il miglior player italiano è al posto numero 38 nel mondo, ed è un nostro ragazzo. Gioca su PS4, si chiama Daniele Tealdi. Per quanto riguarda i guadagni, dipende da dove sei. In Italia i ragazzi riescono a prendere uno stipendio che va dai 500 ai 1500 euro al mese, all’estero parliamo già dei 10.000, anche 30.000 in alcuni casi”.

STRUTTURA - Noi ci occupiamo di tutto quello che è sportivo: FIFA, Pes, Moto Gp, Tennis, NBA. Sicuramente quello che riscuote più successo è FIFA. Con FIFA 20 cambieranno ovviamente le dinamiche di gioco, bisognerà ricominciare da capo (ride, ndr)".

IL RUOLO - Io sono Esport director, cofounder con altri due ragazzi che si occupano del marketing - comunicazione e del social. Diciamo che faccio il procuratore di player. Sono stato anche a Milano, allo Sheraton: sogno un’ultima giornata di calciomercato anche per i giocatori Esport (ride,ndr) . Si possono instaurare contatti con le società, o con procuratori a tutti gli effetti. Hanno la possibilità di scoprire un nuovo mondo, vedere delle cose che gli possono interessare”.

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Pubblicato il 17/10 alle 20