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La Lazio salva il Crotone: altra sconfitta, quarto posto all'AtalantaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
lunedì 29 maggio 2017, 07:15Editoriale
di Gabriele Candelori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

La Lazio salva il Crotone: altra sconfitta, quarto posto all'Atalanta

Pubblicato ieri alle 22:45

Finisce male la stagione della Lazio. A Crotone arriva la terza sconfitta consecutiva, la quarta finale di Coppa Italia compresa. In campionato non succedeva dal novembre 2015. Un ko che stavolta è tutt’altro che indolore: i biancocelesti vedono sfumare il quarto posto a vantaggio dell’Atalanta. La squadra di Inzaghi stacca la spina in anticipo e assiste alla festa dei calabresi. Allo ‘Scida’ finisce 3-1, intanto al ‘Barbera’ Nestorovski e Bruno Henrique condannano l’Empoli. Dopo un grandissimo girone di ritorno, l'incredibile salvezza diventa realtà.

SCELTE ED ENTUSIASMO - Inzaghi sceglie i titolari. Al netto delle tante assenze. Dagli squalificati Hoedt, Lulic e Keita agli infortunati Marchetti, Lukaku e Parolo. de Vrij va in panchina, Murgia gioca in mediana con Felipe Anderson a supporto di Immobile. Dall’altra parte Nicola schiera Falcinelli insieme a Tonev per rincorrere la salvezza. Sfruttando magari la spinta dello ‘Scida’. Prezzi popolari ed entusiasmo, la squadra riceve la carica del suo pubblico. Presente anche quello di fede laziale. In circa 300 salutano la bella annata dei biancocelesti.

IL RECORD DI CIRO TRA LE DIFFICOLTA’ - A Crotone si gioca l’ultima giornata di campionato. Fondamentale per i padroni di casa, un po’ meno per la Lazio. Tanto che in settimana, con l’Europa già blindata, nella Capitale si parla soltanto della questione rinnovi. Per Inzaghi la stagione però non è affatto conclusa. L’ex tecnico della Primavera non vuole perdere il quarto posto difeso per così tanti mesi. E in conferenza stampa lo ricorda a gran voce. La risposta però non è di certo quella sperata. Neanche un quarto d’ora e Nalini, sul cross basso di Rohdén, porta avanti i suoi. Altri sei giri d’orologio e Falcinelli raddoppia di testa. Un bacio alla traversa interna e il sogno salvezza un po’ più vicino. Giocatori e tifosi chiedono già le notizie che arrivano più a sud da Palermo. Immobile riporta tutti coi piedi per terra e la palla di fretta a centrocampo. Un sigillo speciale sul rigore conquistato da Patric (la Lazio ne lamenta anche un altro poco dopo). Mai l’attaccante della Nazionale aveva segnato così tanto in Serie A. Neanche nel 2013/2014 da capocannoniere del Torino. Quando si era fermato a quota 22. Un lampo in un primo tempo buio. In linea con le ultime prestazioni, specie a livello difensivo. Quarantacinque minuti cominciati male e finiti peggio. Nalini scappa ancora e manda Bastos in anticipo negli spogliatoi. Altro rosso dopo quelli con l’Inter. All’intervallo è 2-1.

ANCORA NALINI, LAZIO IN VACANZA - La ripresa è tutta in salita. Sotto di un gol, di un uomo e con poche soluzioni in panchina. Davanti un Crotone virtualmente salvo e pronto a difendere coi denti un vantaggio preziosissimo. Al quarto d’ora la salita diventa ancora più ripida. Altra dormita, Ferrari fa la sponda di testa e Nalini completa una serata memorabile con la prima doppietta in massima serie. Non resta allora che dare spazio a qualche giovane come Crecco, Rossi. E soprattutto Spizzichino, terzino della Primavera all’esordio assoluto tra i grandi. Una media di tre reti subite a partita nelle ultime tre. Nove turni consecutivi senza porta inviolata. La solidità difensiva di qualche mese fa è un ricordo lontano. A proposito di numeri, la Lazio manca anche l’ingresso nella storia. Bastava un successo per superare in un colpo solo altri tre record: punti in campionato (72), partite vinte (21) e vittorie fuori casa (9). La squadra di Inzaghi fallisce l’obiettivo in un campionato comunque positivo per le premesse di inizio stagione. Ma concluso nel modo più amaro possibile. La festa è tutta del Crotone. Alla mezz’ora Nestorovski fa esplodere ancora lo ‘Scida’, nel finale Bruno Henrique trova anche il raddoppio. Nicola e i tifosi in lacrime, in Serie B va l’Empoli.