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IL PRECEDENTE - Udinese - Lazio, l'ultima capriola di Hernanes: il Profeta saluta Roma a modo suo
mercoledì 26 settembre 2018, 09:15Editoriale
di Alessandro Menghi
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it

IL PRECEDENTE - Udinese - Lazio, l'ultima capriola di Hernanes: il Profeta saluta Roma a modo suo

La Lazio deve procedere con ordine. Prima l’Udinese e poi il derby, non c’è motivo di anticipare i tempi rischiando di sbagliare entrambe le partite. I biancocelesti volano in Friuli alla ricerca della quarta vittoria consecutiva in campionato, la quinta considerando anche l’Apollon in Europa League. Alle bocche da fuoco della Lazio si chiede di risolvere la gara, come accadde il 19 gennaio 2014 quando Hernanes segnò l’ultimo gol della sua avventura a Roma.

LAZIO, L’ULTIMO SALUTO DI HERNANES - Era stato l’ultimo frammento, l’ultima grande giocata da campione, l’ultima immagine di festa. Era stato l’ultimo Hernanes. Quell’Udinese-Lazio aveva raccontato di fatto l’addio del Profeta ai colori biancocelesti, la fine di una storia durata quattro anni (2010-2014), 156 partite, 41 gol e 22 assist. In realtà, l’ultimo match con la Lazio Hernanes lo aveva giocato una settimana dopo contro la Juventus, poi era passato all’Inter con le lacrime che gli solcavano il viso fuori Formello. Ma nella sfida contro l’Udinese aveva segnato l’ultima rete, piena di classe e talento. Decisiva. Inizialmente Reja non l’aveva inserito nella formazione titolare, davanti c’erano Klose e Floccari e sulle fasce Lulic e Candreva. I padroni di casa erano passati in vantaggio dopo appena 8’: Cavanda aveva steso in area Maicosuel dando la possibilità a Di Natale di battere dagli undici metri Berisha per l’1-0. Per tutto il primo tempo la Lazio aveva subito la spinta dei bianconeri, concedendo ripartenze pericolose. Così, nella ripresa, la mossa per Reja si era chiamata Hernanes. Il brasiliano era entrato al 60’, non prima però di vedere l’espulsione di Onazi per doppia ammonizione. Il cambio si era fatto lo stesso. Al 63’ la Lazio aveva pareggiato con Candreva su rigore ma al 69’ era di nuovo sotto: Badu si era inventato una rete bellissima, stop e tiro di esterno destro al volo.

Il Profeta ci stava provando, un suo tiro di controbalzo era finito di poco fuori e non era riuscito a raddrizzare la partita. Ma era questione di tempo. Un autogol di Lazzari all’82’ aveva rimesso il punteggio sul 2-2, ora mancava solo l’atto finale. Al 90’ un lungo lancio aveva pescato la testa di Klose che di sponda aveva servito Candreva. Di prima l’87 romano aveva lasciato lì il pallone, pronto per essere intercettato. Hernanes lo aveva fatto suo et voilà: doppio passo verso destra, palla spostata in un attimo a sinistra e tiro tanto potente quanto preciso per battere Brkic. Poi la capriola per festeggiare e vedere tutto sottosopra, anche il punteggio finale: ora era la squadra di Reja in vantaggio per 3-2. Era stato l’ultimo frammento, l’ultima grande giocata, l’ultima immagine di festa. Hernanes aveva salutato a modo suo la Lazio.