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Enrico Lotito al funerale di Eriksson: "Il mondo sa quanto il popolo laziale lo abbia amato"
Enrico Lotito, direttore generale della Lazio, era presente a Torsby in Svezia insieme al dirigente biancoceleste Alberto Bianchi in occasione dei funerale di Sven-Goran Eriksson, che ha guidato il club della Capitale dal 1997 al 2001. Il figlio del presidente ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale della società: "Siamo commossi ed allo stesso tempo onorati di essere qui, nel Paese del tecnico più vincente della storia della Lazio. Il Club, in primis il Presidente, ha voluto fortemente che presenziassimo alle esequie non solo di un professionista esemplare, ma di uomo speciale dall’eleganza impareggiabile.
Abbiamo portato la maglia che abbiamo mostrato in occasione della commemorazione di Eriksson nella gara con il Milan, tutto il mondo sa quanto il popolo laziale abbia amato Sven".
A Eriksson all'inizio del 2023 era stato diagnosticato un cancro al pancreas e negli ultimi mesi aveva girato gli stadi che l'avevano visto protagonista per salutare i suoi tifosi. In Italia ha guidato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, con quest'ultima ha vinto lo storico scudetto nel campionato 1999-2000, la Coppa delle Coppe del 1998-1999 e la Supercoppa europea nel 1999. Nel 2001, lo svedese era anche diventato il primo allenatore straniero della nazionale di calcio inglese, quella della "generazione d'oro" con David Beckham, Steven Gerrard, Wayne Rooney e Frank Lampard.
Abbiamo portato la maglia che abbiamo mostrato in occasione della commemorazione di Eriksson nella gara con il Milan, tutto il mondo sa quanto il popolo laziale abbia amato Sven".
A Eriksson all'inizio del 2023 era stato diagnosticato un cancro al pancreas e negli ultimi mesi aveva girato gli stadi che l'avevano visto protagonista per salutare i suoi tifosi. In Italia ha guidato Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, con quest'ultima ha vinto lo storico scudetto nel campionato 1999-2000, la Coppa delle Coppe del 1998-1999 e la Supercoppa europea nel 1999. Nel 2001, lo svedese era anche diventato il primo allenatore straniero della nazionale di calcio inglese, quella della "generazione d'oro" con David Beckham, Steven Gerrard, Wayne Rooney e Frank Lampard.
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