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Troppe partite? Inzaghi: "Le tv sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene, ci dobbiamo adeguare"
Il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro il Manchester City, valida per la prima giornata della nuova competizione a girone unico, ha risposto anche a una domanda su uno dei temi dei quali si parla di più, quello delle troppe partite messe in calendario. Il centrocampista dei Citizens, Rodri, nei giorni scorsi, ha accusato le istituzioni di non pensare ai calciatori e alla loro incolumità fisica, con Inzaghi che sul tema si è espresso così:
"Lo sappiamo che si gioca tanto e noi allenatori ne siamo al corrente. Io posso dire che preparare queste partite per un allenatore è bellissimo ed emozionante, sappiamo che le televisioni sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene e stiamo bene, ci dobbiamo adeguare. Sappiamo di aver iniziato a luglio la preparazione e che finiremo la stagione a luglio inoltrato col mondiale per club. So che ci sono delle problematiche, però noi contiamo di andare fino in fondo. Dovrò alternare più giocatori possibili, oggi non ci sono Dimarco e Arnautovic, ma siamo abituati da due anni ad avere delle rotazioni talvolta limitate".
Si è fatto un'idea di quanti punti possano servire per arrivare tra le prime otto?
"No, basta vedere una simulazione di otto partite nei maggiori campionati e capisci quanti potrebbero essere i punti. È una novità per tutti, secondo me è un format che avrà successo: è più dispendioso in termini di partite, però secondo me sarà molto interessante".
"Lo sappiamo che si gioca tanto e noi allenatori ne siamo al corrente. Io posso dire che preparare queste partite per un allenatore è bellissimo ed emozionante, sappiamo che le televisioni sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene e stiamo bene, ci dobbiamo adeguare. Sappiamo di aver iniziato a luglio la preparazione e che finiremo la stagione a luglio inoltrato col mondiale per club. So che ci sono delle problematiche, però noi contiamo di andare fino in fondo. Dovrò alternare più giocatori possibili, oggi non ci sono Dimarco e Arnautovic, ma siamo abituati da due anni ad avere delle rotazioni talvolta limitate".
Si è fatto un'idea di quanti punti possano servire per arrivare tra le prime otto?
"No, basta vedere una simulazione di otto partite nei maggiori campionati e capisci quanti potrebbero essere i punti. È una novità per tutti, secondo me è un format che avrà successo: è più dispendioso in termini di partite, però secondo me sarà molto interessante".
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