
Lazio, Isaksen racconta il calvario con la mononucleosi. Poi assicura: "Ora sono in forma"
Lunga intervista rilasciata ai microfoni di sport.tv2.dk dal centrocampista della Lazio Gustav Isaksen, tornato recentemente a disposizione di Maurizio Sarri dopo un lungo calvario estivo a causa della mononucleosi: "Stavo impazzendo a restare sdraiato per due settimane a guardare il soffitto, senza sapere quando sarei potuto tornare alla normalità" ha raccontato il calciatore. "Dopo un allenamento mi sono sentito completamente distrutto, così sono andato a farmi fare un massaggio. Ma sdraiato sul lettino ho iniziato ad avere brividi fortissimi. All’inizio pensavano fosse solo un mal di gola, ma peggioravo sempre di più. Quando è arrivata la diagnosi, mi hanno messo in isolamento per due settimane nel centro sportivo della Lazio, sempre monitorato da un medico. Avevo febbre alta e la gola così gonfia che quasi non riuscivo a deglutire".
Una lunga attesa, prima del ritorno alla normalità, come svelato da Isaksen: "È stato un conto alla rovescia: la stagione si avvicinava, le amichevoli si giocavano senza di me. Passavo le giornate sul balcone e ogni tanto salutavo Oliver Provstgaard, che si avvicinava per parlare un po’. Nient’altro. Tornare a giocare è stato bellissimo. Il mio sogno è partecipare con la Danimarca a una grande competizione. Mi è dispiaciuto molto restare fuori nelle prime due qualificazioni al Mondiale".
Infine ha concluso: "A settembre la Lazio ha deciso che restassi a Roma per recuperare fisicamente e lavorare con Sarri. È stato il club a indicarmi la strada: anche se volevo tornare prima in Nazionale, non potevo fare altrimenti. Avrei voluto giocare di più in queste prime partite, ma ora mi sento in forma. Ho dato tutto per rientrare. Non vedo l’ora di tornare a vestire la maglia della Danimarca".
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