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Di Francesco si presenta: “Lecce è il posto giusto al momento giusto. Ripartiremo dal 4-3-3”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:05Serie A
di Pierpaolo Verri

Di Francesco si presenta: “Lecce è il posto giusto al momento giusto. Ripartiremo dal 4-3-3”

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18.00- Eusebio Di Francesco è atteso ai microfoni della sala stampa del "Via del Mare" per la conferenza stampa di presentazione. A margine della conferenza sono attesi gli interventi del presidente Saverio Sticchi Damiani, del responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino e del direttore sportivo Stefano Trinchera.

18.15- Inizia la conferenza stampa

Interviene Corvino
"E' una scelta voluta, Di Francesco ha tutto per fare bene qui da noi, ha l'entusiasmo, gli stimoli e la voglia per riuscirci. E' un grande professionista, ha voglia di riscattarsi. Noi aiuteremo lui e tutto il suo staff per dare il meglio. Anche loro cercheranno di aiutare noi per dare il meglio. Se non si è una famiglia è difficile percorrere la strada insieme. Tra di noi c'è sintonia per percorrere assieme questo percorso. Dobbiamo andare oltre la storia. La storia l'abbiamo fatta partecipando alla Serie A per il quarto anno di fila. Vogliamo far continuare questa favola che stiamo vivendo. L'ambizione non ci manca, ma portare tutti a un sano realismo e sembrare poco ambiziosi è uno sforzo che facciamo per essere sempre realistici. Sappiamo che quest'anno sarà ancora più difficile andare oltre la storia. Da quando siamo qui, con questo nuovo ciclo, partiamo sempre per ultimi. Partiremo con ancora più difficoltà quest'anno, la salvezza sarà ancor più difficile considerando le forze di chi è salito dalla B. Ma non ci spaventa essere Davide di fronte a Golia".

Parola a Di Francesco
"Ringrazio il direttore, il presidente e la società per questa opportunità. Sono venuto qui con il mio nuovo staff, tra cui figurano Del Rosso, Pinzi, il preparatore Neri. Mi manca qualcosa però. Il mio pensiero va a Graziano Fiorita, un vero amico. Noi con il mio staff, con la società e i tifosi lotteremo per raggiungere la salvezza con lui che ci guiderà dall'alto. Ci tenevo a ringraziare il mio ex vice allenatore Pierluigi Iervese".

Con che spirito torna a Lecce?
"Quando arrivai la prima volta c'era una società che si stava smantellando, si viveva un'atmosfera strana, io ero un po' inesperto, avevamo avuto una alternanza di prestazioni incredibile. Ci sono stati alti e bassi in quel periodo. Sono qui perché sono convinto che sia il momento giusto e il posto giusto per dare il mio contributo per raggiungere l'obiettivo finale".

Che Lecce dobbiamo aspettarci?
"A differenza dell'anno passato, dove mi sono dovuto adattare alle caratteristiche dei calciatori, risposerò il 4-3-3. Ripartiremo da questo sistema di gioco".

Cosa le hanno insegnato le ultime due stagioni?
"La prima annata avremmo meritato miglior sorte. L'hanno scorso abbiamo fatto un ottimo lavoro. Se ripenso a Venezia-Lecce...se avessimo scommesso al primo tempo nessuno avrebbe pensato a una vittoria del Lecce. Ma il calcio è fatto da tanti aspetti".

Cosa ha chiesto sul mercato?
"Oggi le caratteristiche dei giocatori fanno la differenza ancor più del sistema di gioco. Noi abbiamo terzini come Veiga, Gallo, molto predisposti alla fase offensiva. Quindi cerchiamo di mettere in squadra coppie che abbiano caratteristiche diverse l'uno con l'altro".

C'è qualche calciatore che l'ha intrigato da avversario?
"Krstovic ha dimostrato di essere un ottimo attaccante. Ma nel Lecce ci sono giocatori interessanti. Penso a Banda, che nell'ultimo periodo non è stato brillantissimo. Nel primo anno subentrava al posto di mio figlio e ha dimostrato il suo valore. Bisogna lavorare anche sotto l'aspetto mentale affinché i giocatori trovino fiducia. Le ali devono avere il pensiero dell'uno contro uno. Lo dimostrano le squadre europee, chi domina ha la capacità di avere giocatori che superano l'uomo".

Le sue idee?
"Non esiste solo attaccare, bisogna saper difendere ed attaccare nello stesso modo con la stessa intensità. Che noia sarebbe se tutti gli allenatori pensassero allo stesso modo? E' giusto portare qui a Lecce quello che io sento".

Ha riflettuto prima di prendere la decisione di tornare?
"Da vacanziere sono tornato spesso qui a Lecce, ho lasciato tanti amici e bei ricordi. Non ci ho pensato un attimo a tornare. A Massimo Neri ho detto della chiamata del Lecce e lui mi ha detto di andare immediatamente".

Sarà un sergente di ferro?
"C'è una differenza fra gli spogliatoi di 15 anni fa e quelli attuali. So cosa voglio dai miei ragazzi, so quando serve la carota e quando il bastone. Abbiamo bisogno del dialogo, della condivisione".

Sarà un Lecce camaleontico?
"Sì, abbiamo un sistema di gioco ma si può costruire in un certo modo o difendere in un altro in base all'avversario. La costruzione dal basso è un argomento che mi infastidisce. Ognuno la interpreta come vuole. Iniziare dal basso in base a come ti vengono a prendere non serve a rimanere lì, serve a fare gol. L'obiettivo non è far vedere che palleggiamo, è cercare il gol".

Lecce piazza calda con tanta pressione
"Da avversario dico che venire a giocare qui non è facile, per il tifo, l'attaccamento, il numero di abbonati. Dobbiamo portare i tifosi dalla nostra parte con l'atteggiamento. Sul gol cercheremo di lavorarci per migliorare la squadra. A Venezia mi è capitato tante volte di creare tanto, a prescindere dai tiri in porta. Zeman chiamava tiri della disperazione quelli da 40 metri, che per me non sono tiri".

Davanti alla difesa dobbiamo aspettarci un mediano o un regista puro?
"Pierret per me è un regista, ad esempio. Ha corsa, fisicità, tecnica. Il regista deve saper muovere la palla principalmente in verticale o tra le linee. Il nostro regista deve saper difendere, avere impatto fisico e dialogare coi propri compagni".

Dove vede Helgason nel 4-3-3?
"Al di là del sistema di gioco il calcio è dinamico, non è statico. Le dinamiche sono tantissime. La nostra forza quest'anno deve essere l'equilibrio, sotto tutti i punti di vista".


Parola al presidente Sticchi Damiani
"Volevo esserci per dare un grande benvenuto a mister Di Francesco e al suo staff. Siamo molto felici di questa scelta. Dopo un bel ciclo che arriva al suo sesto anno con quest'area tecnica, che ci ha portato solo successi, negli ultimi anni abbiamo avuto avvicendamenti continui sugli allenatori. Con questo allenatore mi piacerebbe iniziare un ciclo. Mister Di Francesco e il suo staff hanno caratteristiche morali che rispecchiano i valori del Lecce. Sulla parte tecnica so perfettamente che Corvino e Trinchera avevano subito individuato il profilo del mister. Meglio di un allenatore bravo e vincente c'è solo un allenatore bravo che è stato sfortunato negli ultimi anni, avrà motivazioni ancora più grandi, su cui punteremo tanto".

Interviene Corvino
"Sono orgoglioso dello staff tecnico che abbiamo allestito. Ho sempre creduto nell'importanza dello staff a sostegno dell'allenatore. Quando sono arrivato qui per il mio secondo ciclo ho detto al presidente che preferivo comprare un giocatore in meno ma investire su strutture a servizio dello staff".

Corvino fa il punto sul mercato

Che mercato sarà?
"Quest'anno abbiamo chiuso un anno che per molti calciatori potrebbe corrispondere alla fine di un ciclo. Parlo di Falcone, Baschirotto, Ramadani, Krstovic, che negli ultimi anni ci hanno dato tanto. Sono calciatori che possono avere tanti motivi per voler migliorarsi dopo aver dato al Lecce. Noi non possiamo non tenere conto della volontà di questi calciatori. Puoi sostituirli però solo quando vanno via, se abbiamo un giocatore importante che pensa di poter migliorarsi, dobbiamo prima aspettare la cessione per sostituirlo. Questo non agevola il nostro mercato. Le operazioni avvengono quando il mercato crea la possibilità. C'è chi ha motivazione per rimanere con noi, perché magari non ha potuto giocarsi al meglio le sue chance. Dobbiamo sfruttare queste risorse. Sarà un mercato improntato su queste situazioni. Fermo restando che c'è un mercato che facciamo noi, cercheremo di intervenire come stiamo facendo. Kouassi è un terzino con caratteristiche diverse da quelli che avevamo".

Ci sono delle priorità in entrata?
"Una priorità era quella delle corsie difensive esterne. Abbiamo subito gol dovuti alle caratteristiche dei calciatori che avevamo".

Sono già arrivate richieste?
"Il mercato non sta dando ancora segnali importanti, ci sono stati pochi movimenti. Si sono mosse solo le grandi squadre, il mercato parallelo non è ancora partito".

Quanto è orgoglioso dei risultati ottenuti a Lecce?
"Sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto, con la prima squadra e la primavera. Abbiamo ottenuto risultati straordinari, attraverso una programmazione seria e virtuosa. La patrimonializzazione del club è un esercizio difficilissimo".

L'operazione Camarda?
"Noi abbiamo sempre pensato che la qualità non ha età. Siamo partiti da queste considerazioni. Camarda è un potenziale di grande qualità. In quel ruolo abbiamo Krstovic, volevamo inserire un giocatore con le caratteristiche di Camarda e siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Prendere un giocatore così dal Milan con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto non è cosa da poco, è un'operazione che ci permette anche di patrimonializzare. Crediamo in quello che può darci il ragazzo".

Parla il presidente Sticchi Damiani

Questione stadio?
"Domani ci sarà l'udienza al Tar per l'appalto dei lavori sul "Via del Mare". E' arrivato il ricorso di un operatore economico, il Lecce interverrà nel giudizio in ordine alla necessità di una decisione rapida. Il commissario per i giochi ci ha fatto capire che ogni giorno perso è un danno. In questo caso il nostro intervento non si schiererà con nessuna delle ditte in lite, ma spingerà solo per la velocità della procedura. Quello relativo allo stadio è un intervento pubblico e può conoscere gli intoppi degli interventi pubblici. Il centro sportivo dipende solo da noi e sta procedendo in maniera spedita. Abbiamo preso l'impegno con squadra e allenatore, al rientro dal ritiro sarà pronto il primo campo e qualche mese dopo sarà pronto il secondo".

Torna a parlare Corvino

Fruchtl è l'erede di Falcone?
"Abbiamo la fortuna di avere due titolari, Falcone e Fruchtl. Magari speriamo che non ci siano offerte per Falcone, così siamo felici e contenti di averne ancora due. Se ci fosse l'opportunità per noi e per il ragazzo però vedremo, crediamo che a Fruchtl si possa dare fiducia. Siamo convinti possa essere il degno sostituto di Falcone".

Credete in Kaba?
"Prima dell'infortunio era un giocatore straordinario. Noi crediamo che lui, come tanti altri, abbiano l'entusiasmo per poterci dare ancora una mano a raggiungere il nostro obiettivo".

Può avere chance in prima squadra Delle Monache?
"In quel settore abbiamo già quattro esterni. Il quinto giovane soffrirebbe molto. Ci daremo da fare per trovare una soluzione per farlo andare a giocare. Il mister ha bisogno di cinque esterni, dovremmo pensare a un altro profilo che possa essere antagonista di chi abbiamo già".

19.15- Finisce la conferenza stampa.