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LIVE TMW - Kompany: "Solo questione di tempo: City vincerà la Champions"TUTTO mercato WEB
mercoledì 11 settembre 2019, 15:18Serie A
di Marco Conterio
fonte dal nostro inviato all'Etihad Stadium di Manchester

LIVE TMW - Kompany: "Solo questione di tempo: City vincerà la Champions"

Sarà Manchester City Legends contro Premier League All Stars, ovvero Aguero, Balotelli, Hart, Touré e non soltanto contro Van Persie, Henry, Giggs, Scholes, Van der Sar e molti altri. Sarà la gara di saluto e tributo per Vincent Kompany, quella che stasera Tuttomercatoweb.com seguirà live dall'Etihad Stadium di Manchester. Sarà una gara che metterà davanti antichi rivali sportivi, per la quale sono già stati venduti oltre 50mila biglietti. Adesso, intanto, dallo splendido complesso dell'Etihad Football Academy, parla in conferenza stampa a poche ore dal via proprio il centrale sbarcato come giocatore-allenatore all'Anderlecht e ora solo riferimento della difesa.

13.05 - Sta per iniziare la conferenza stampa - Vincent Kompany sta per entrare nella sala delle conferenze del Manchester City. Il difensore belga presenterà la gara di stasera esprimendo anche le sue emozioni, senza scordare anche lo scopo benefico dell'evento: la gara di stasera devolverà il ricavato a Tackle 4MCR.

13.49 - Si parte - Si è fatto attendere il centrale belga Vincent Kompany. Adesso prende il via la conferenza stampa del giocatore, nel giorno della sfida dell'Etihad tra le Premier League Stars e quelle dei Citizens. "E' un segno del destino, come purtroppo spesso mi è accaduto. Purtroppo non sto bene, ho un infortunio e non posso giocare dall'inizio e scendere in campo...".

Kompany sul City. "Amo questa città, tutto di lei. Non sono mai stato così felice come qui, questo posto per me vale tantissimo".

Kompany sul suo status di miglior centrale di sempre in Premier. "Non mi sono messo mai in competizione con gli altri, il mio viaggio è stato diverso da altri. Sono passato da battaglie, dagli infortuni. Però ho sempre combattuto per esserci e non ho mai voluto compararmi con gli altri".

Il migliore della storia della Premier in difesa per Kompany. "In due mi hanno impressionato particolarmente da avversario ma dico Virgil Van Dijk. Terry, Ferdinand, hanno lasciato una traccia importante ma quel che ha fatto Van Dijk adesso è incredibile, anche per l'impatto che ha avuto nel Liverpool, di come è cambiato il club con lui".

Sull'evento di oggi. "Voglio fare qualcosa per i bambini e per i ragazzi sfortunati di questa città, voglio restituirle qualcosa del tanto che mi ha dato. Voglio supportare e aiutare la causa, sono fortunato a essere in questa posizione e per questo sono dalla parte di chi combatte ogni giorno".


Sul ruolo dei giocatori nella società. "Abbiamo un'opportunità di far sentire la nostra voce. Devi essere credibile, l'esempio di Raheem è perfetto: nella vita di ogni giorno, nella lotta al razzismo, è un simbolo perfetto. Ha fatto un grande passo in questa direzione. Dobbiamo essere credibili nelle lotte, in ogni senso, nel supporto a chi è più sfortunato".

"Giving away is a nornal and natural thing to do" "Dare agli altri è una cosa normale da fare. Veniamo dal niente, spesso, e altrettanto spesso ce lo dimentichiamo. Dobbiamo pensare agli altri: pensiamo a macchine, case, ma dare è la cosa più importante".

Sul Manchester City. "Guardiola lavora più sul sistema che sui singoli. Ha dovuto fare a lungo a meno di Aguero, di me, di Fernandinho, di De Bruyne, ma è sempre riuscito a mettere il sistema davanti. Vale anche ora per la difesa con l'infortunio di Laporte".

Su come è cambiato il City dal suo arrivo. "Lo vivo oggi come era il primo giorno in cui ero qui. Non avevo mai realizzato la grandezza del club finché non sono andato in Belgio: quando torni dici 'ok, è un grande club ora'. E' stato speciale esser parte di questo, essere apprezzato da questa società. Il futuro? La Champions arriverà, senza dubbio: è solo questione di tempo, se investi bene e soprattutto sulle persone giuste, arriva".

Sul team di stasera. "C'è più di quel che potessi chiedere o sperare. Volevo ringraziare Manchester e questa nazione per gli undici anni che sono stato qui. Sono cresciuto, tanto. Balotelli? Sì, verrà, e tutto può ancora andare storto (ride, ndr...)".

Sui suoi undici anni. "Sono venuto qui undici anni fa per vincere la Premier League e poi la mia crescita, da quando avevo 22 anni, è andata insieme a quella del club. Tanti proprietari prendono le società facendo proclami senza ottenere risultati. Qui è cambiato tanto, nel tempo, ma c'è anche un'organizzazione che va avanti da tempo. E' stato un viaggio speciale".

Sulla sua carriera. "Ho speso 15 anni, adesso, con l'Anderlecht, dopo 11 con il Manchester City. Spero e credo di aver dato un contributo alla crescita dei club e ora vale lo stesso a Bruxelles. Lealtà, fedeltà, voglia di crescere e costruire. L'Anderlecht è un grande club di un piccolo paese. La pressione è differente, nel City c'è più pressione interna ma c'è sempre grande passione. All'Anderlecht è più pressione 'esterna', il mio obiettivo è cambiare questo in Belgio".