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L'Analisi Tattica - Milan-SPAL 2-0: Biglia illumina San Siro. Focus sui movimenti contro le piccole
giovedì 21 settembre 2017, 17:30Primo Piano
di MN Tactical Analysis
per Milannews.it

L'Analisi Tattica - Milan-SPAL 2-0: Biglia illumina San Siro. Focus sui movimenti contro le piccole

Milan-SPAL è stata una partita d'altri tempi, con il Milan capace di controllare dal primo all'ultimo minuto la conduzione della sfida contro la formazione di Semplici. Nell'analisi tattica odierna vi proponiamo due elementi analizzati più degli altri ovvero la fase di attacco del Milan ad una squadra ben organizzata e la centralità di un giocatore come Lucas Biglia, capace di prendere in mano il Milan come se giocasse in rossonero da anni. Benvenuti al "L'Analisi Tattica" di MilanNews.it

ISTRUZIONI PER L'USO - Probabilmente non la gara più eccitante che il fresco novantunenne San Siro abbia mai ammirato, ma Milan-Spal, tatticamente parlando, lascia istruzioni per l’uso tanto preziose quanto importanti per il futuro. Il nuovo modulo rossonero ha portato in dote 3 vittorie in altrettante gare, ma presto sarà studiato ed analizzato al dettaglio da ogni avversario del Diavolo. La Spal, grazie all’ottimo Leonardo Semplici, è arrivata a San Siro già pronta e ben istruita sui movimenti rossoneri. La compagine ferrarese, con baricentro basso ed una densità continua, ha cercato di chiudere ogni linea di passaggio avversaria, togliendo il brio dalle manovre meneghine. Quando il Milan attaccava con linee di 6 uomini (2 esterni, 2 mezzali e 2 punte), Felipe & co. si incollavano letteralmente a uomo, creando coppie per ogni calciatore rossonero, più due pedine pronte a raddoppiare. Salamon, Vicari e Felipe ricevevano rinforzi da Mattiello e Lazzari, ai quali si aggiungeva il trio Grassi-Viviani-Mora, difendendo a 8 (posizione tattica in allegato). Come si batte una retroguardia così? Fondamentali due concetti: il costante movimento di palla da un lato all’altro e l’accettazione dell’uno contro uno. Spostando la sfera rapidamente sui due fronti, la palizzata difensiva sarà costretta a seguirne lo svolgimento, liberando così pedine pronte a guizzi ed inserimenti. Due esempi di rapida comprensione: al 19’ Silva attira sù di sé 7 ferraresi, Abate rimane solo e viene premiato da un rimpallo con gol negato da un grande Gomis; al 25’ una palla che attraversa l’area da destra a sinistra trova il tiro di Ricardo Rodríguez, sulla ribattuta si avventa Kalinic che pesca il rigore. 

LA CENTRALITA' DI BIGLIA - Riassumere in poche righe l’importanza di Lucas Biglia per questo Milan sarebbe forse riduttivo. Ci limitiamo alla partita contro la SPAL, manifesto filosofico del calcio che esce dai piedi del centrocampista argentino. La base di partenza è che lui non viene quasi mai scavalcato dal palleggio della squadra. La sua posizione in campo è il centro di gravità attorno al quale ruota il Milan e non è un caso che Leonardo Bonucci, esattamente come ai tempi della Juve con Pirlo, effettui meno lanci rispetto a quelli che si sarebbe potuto aspettare all’inizio. Perché Biglia ha la capacità di trovare in autonomia la soluzione migliore e in gare come quella contro la squadra di Semplici, dove gli viene dato il tempo di potersi guardare attorno, tutto diventa più facile. Tante le aperture, sia a destra sia a sinistra, che Biglia ha distribuito ai compagni, ma non tragga in inganno la sua posizione di regista puro, perché Lucas corre e anche tanto. Magari in maniera non altisonante, ma occupa sempre lo spazio giusto nel momento giusto, con e senza il pallone. E questo si traduce negli 8 palloni recuperati ieri (il migliore del match), con soli 5 passaggi sbagliati ed una percentuale del 94% per quelli riusciti negli 83 minuti giocati. Un leader vero e proprio che, in questi anni, è mancato.

Di Daniele Castagna e Pietro Mazzara 

© foto di MilanNews.it