Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / ESCLUSIVE MN
ESCLUSIVA MN - Mrs Wen: "Il Milan rappresenta la storia del calcio, buoni rapporti con Li e coi rossoneri. La firma è solo il primo passo della storia"
mercoledì 23 maggio 2018, 01:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
per Milannews.it
fonte Intervista di Pietro Mazzara

ESCLUSIVA MN - Mrs Wen: "Il Milan rappresenta la storia del calcio, buoni rapporti con Li e coi rossoneri. La firma è solo il primo passo della storia"

Wen Xiaoting, presidentessa del Guizhou Hengfeng, è stata intervistata in esclusiva da MilanNews.it dopo la presentazione della partnership con Milan e Tucano. E' stata l'occasione per conoscere Mrs Wen e capire la sua visione del calcio e dei progetti che verranno.

Mrs Wen, complimenti per l'iniziativa. Come mai questo legame tra Cina e Italia?
"Innanzitutto credo che la collaborazione tra due marchi o tra due persone dipenda da quello che noi chiamiamo Yuanfen, ovvero il fato. Se la nostra visione è comune rispetto ai nostri marchi e rispetto ad un obiettivo di scambio strategico, se su questi terreni c'è la stessa premessa si riesce a raggiungere un accordo, riusciamo a camminare insieme, non importa poi qual è l'accordo formale che si firma, intanto c'è del terreno comune".

Cosa significa il Milan per lei e in Cina?
"Il Milan non solo per me, ma per tutti gli appassionati di calcio non è solo il nome di un club, ma rappresenta la storia, la gloria e l'età del calcio. Sono nata relativamente dopo, non ho vissuto quel tempo, quando il Milan era totalmente alla ribalta in tutto il mondo. Ma siccome il calcio è un settore che viene tramandato, va tramandata la storia individuale legata al calcio, dove però ci sono diversi elementi. L'unico punto che non cambia, che è eterno, è la passione verso il calcio".

In che rapporti è con il management e con il presidente del Milan?
"Conosco Li Yonghong, ho visto diverse partite del Milan, conosco sia il management cinese del Milan sia quello italiano. Abbiamo buoni rapporti. Quando tu ami il calcio, è semplice comunicare i sentimenti. Poi ci sono diverse specifiche nella mentalità cinese ed italiane, ma quello più importante è che in tutte le culture si riesce a costruire un linguaggio comune calcistico che è quello per la vittoria. E nel management è uguale".

Quali sono i vostri obiettivi col Milan e cosa apprende del know-how del Milan da portare nella sua società?
"Dopo l'ingresso dell'investitore cinese il Milan ha desiderato portare il proprio know-how, soprattutto riguardo alla formazione sistematica delle squadre primaverili. Una trasmissione tecnologica di questo tipo. La Cina sta entrando nel professionismo, abbiamo bisogno dell'aiuto di diverse Nazioni per far crescere la nostra cultura calcistica. Oggi è Mister Li, magari domani sarà qualcun altro. Ci auspichiamo che si crei un calcio professionistico con il suo concept e le sue linee guida. Quello che ho firmato ora è solo il primo passo, come quando un ragazza si tengono per la prima volta per mano. Poi piano piano si arriva al matrimonio, si arriva a fare i figli, c'è tutto un tempo di amalgama. Sono molto giovane, voglio spendere fino a dieci anni addirittura per accompagnare la mia squadra, accompagnare la passione che i ragazzi e i bambini provano attraverso questi progetti".

Quali sensazioni ha avuto dopo la partnership firmata domenica?
"L'altro ieri, nella firma dell’accordo con Fassone e rispetto a tutta la collaborazione con l’attenzione di tanti giornalisti italiani abbiamo sostenuto un’ottima e completa conferenza stampa”.

Pensa di poter investire un domani nel calcio italiano?
“Penso sia davvero un grandissimo settore, il club è solamente una parte che noi vediamo più in superficie: vediamo che il nostro leader Xi Jinping usa l’argomento del calcio per arrivare a fare scambi con diverse nazioni nel mondo. Se la gente ama il calcio non importa l’età, è lo sport più diffuso e accettato: credo che un giorno potrebbe benissimo succedere che il mio legame con il calcio italiano diventi sempre più stretto, e che non arrivi soltanto a livello dei club ma anche all’interno della catena che si diffonde in tutti i suoi strati”.

Ha un calciatore preferito nel Milan?
“In realtà molti mi hanno fatto questa domanda, sia in Cina che in Italia. Ma prima di entrare nel mondo del calcio non conoscevo il calcio, se dico un nome magari è solo un nome di una grande star che ho trovato su Internet. Ma posso dirti una cosa vera: da quando sono entrata nel settore, la mia visione del calcio non è individualistica e non stiamo dipingendo all’americana un hollywoodismo. Non abbiamo incredibili eroi, Hulk o Avengers, nel calcio esistono 11 giocatori più i sostituti, seconde squadre comprese che con il loro impegno arrivano al risultato finale: quindi ogni squadra ha questo per essere amata”.