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Uefa, attesa breve e contromosse sul verdetto. Kalinic inguaia il MilanTUTTO mercato WEB
mercoledì 20 giugno 2018, 00:00Editoriale
di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Uefa, attesa breve e contromosse sul verdetto. Kalinic inguaia il Milan

Direttore di MilanNews.it, corrispondente sul Milan per RMC SPORT. Collabora con Tuttomercatoweb.com. Ha collaborato con Sportitalia e INFRONT.

Più di due ore di colloquio per provare a spiegare all’Uefa, per la terza volta nel giro di pochi mesi, che il Milan è disposto a prendere in carico la multa e i paletti sul mercato ma ritiene eccessiva la punizione massima, ovvero l’esclusione dall’Europa League. L’amministratore delegato Marco Fassone è stato ascoltato ieri a Nyon, e durante l’udienza è entrato nel dettaglio dei conti economici del club, soprattutto sulla gestione corrente, ed è stato affrontato anche il tema della continuità aziendale, supportata dal fondo Elliott che si è sempre schierato a sostegno del Milan. Da quanto filtra, la commissione è apparsa imperscrutabile, ha ascoltato tutte le risposte fornite dal pool milanista e non ha espresso giudizi in merito. Non resta che attendere e sperare che l’Uefa sia clemente con il club rossonero, non punisca oltremodo il club con l’esclusione dalle coppe, altrimenti la società ha già pronto il ricorso d’urgenza al Tas di Losanna. Quindi sono due le prossime tappe: il primis attendere il verdetto dell’Uefa, che potrebbe addirittura arrivare oggi, se poi dovesse andar male, aspettare il giudizio del Tas a inizio luglio.

Sarebbe stato meglio presentarsi all’incontro a Nyon con un nuovo socio di minoranza, ma non ci sono stati i tempi tecnici per chiudere l’operazione. Al Milan continuano a sperare e prevedere che entro fine giugno potrebbe essere annunciato un socio di minoranza (altre previsioni parlano di 15-30 giorni), che entrerebbe nel club con l’obiettivo di scalare alla maggioranza nel giro di qualche anno. La proprietà sta cercando di strappare le condizioni migliori, sul tavolo ci sono più di tre offerte e da questa lista ridotta uscirà il nome definitivo del socio di minoranza. Tra i più interessati ci sarebbe un gruppo americano che sta spingendo per entrare, ma fino ad ora Mr. Li non ha ancora dato l’ok per la chiusura delle operazioni perché spera di ottenere condizioni migliori tirando la corda fino all’ultimo secondo a disposizione.

Intanto entro il 28 giugno devono arrivare anche i 32 milioni di aumento di capitale, se non dovessero pervenire sarebbe pronto Elliott a metterli a disposizione del club, e poi Yonghong Li avrebbe cinque giorni per rimborsare Elliott altrimenti il fondo americano potrebbe escutere il club. Sarà un finale di giugno in cui dovranno arrivare molte risposte: 1) il responso dell’Uefa 2) il socio di minoranza 3) l’aumento di capitale di 32 milioni entro il 28 del mese.

In tutto questo il mercato non è fermo ma si svilupperà in base alla sentenza Uefa. Come abbiamo più volte ricordato, sarà un mercato A e un mercato B, e ieri è arrivata un’ulteriore conferma da parte di Fassone: “Mirabelli sta lavorando dietro le quinte, le sentenze possono modificare la disponibilità di budget che abbiamo. Abbiamo un piano A e un piano B, si sta lavorando sotto traccia per non farci trovare impreparati".

Anche dal Mondiale non arrivano buone notizie perché Nikola Kalinic oltre a fare una bruttissima figura ha creato un danno al Milan. Ci sono giocatori che andrebbero in Russia anche a piedi, mentre Kalinic si rifiuta di entrare nei minuti finali contro la Nigeria. Una macchia nella carriera del croato che si aggiunge anche all’esclusione di Gattuso dai convocati per scarso impegno in allenamento durante la stagione, e ai certificati medici presentati alla Fiorentina quando aveva deciso ormai di lasciare la squadra viola. Comportamenti non da professionista, e che potrebbe compromettere anche il mercato del Milan. Mirabelli infatti sta valutando le posizioni sia di Kalinic che di Silva, ma ad oggi è difficile piazzare l’attaccante croato sul mercato, dopo una stagione deludente e in seguito a comportamenti discutibili.