
Un bel Milan a Bologna. Theo-Conti: due armi di qualità. Capitolo Ibra: siamo alla settimana della scelta. E il Napoli si fa sotto
Cartolina da Bologna: è un bel Milan. Si, finalmente si vede un bel Milan dal punto di vista della manovra, che crea occasioni e gioco. È una squadra, quella di Pioli, che può e deve crescere ancora, ma che ha trovato un assetto nei suoi undici di partenza solido e capace di sviluppare bene le idee del suo allenatore. Se non fosse stato per due scivoloni di Theo Hernandez, Bologna-Milan si sarebbe considerata chiusa dopo il gol dello 0-2 proprio del terzino francese arrivato al termine di un’azione bellissima rifinita da Suso. Ma anche dopo il gol del 2-3 dei padroni di casa, i rossoneri non hanno sbandato, hanno saputo tenere la macchina dritta per strada fino ad arrivare alla vittoria. Che ha il sapore della continuità, ma a Pioli non basta. Ed è questo l’aspetto giusto da far passare allo spogliatoio e alla squadra: non bisogna adagiarsi su questi due successi. C’è pensare subito al Sassuolo, già da domani alla ripresa degli allenamenti, perché cullarsi su quanto di buono fatto è esercizio assai rischioso. Ad oggi il Milan ha fatto quello che avrebbe dovuto fare nei due mesi antecedenti Pioli, ovvero vincere con convinzione. Invece la gestione Giampaolo ha avuto un effetto deleterio sui risultati e sulla classifica milanista. Pioli non ha la bacchetta magica, ma oggi si vede una squadra che gioca in avanti, sempre e comunque, che sa quando rinculare e gestire.
E poi ci sono i due terzini. Uno è celebrato per i gol, che è Theo Hernandez, l’altro va elogiato per quello che sta facendo con costanza. E si tratta di Andrea Conti. Due cavalli da corsa così sono due armi molto importanti per la squadra e sapere come innescarli genera quell’effetto-dubbio negli avversari che prima non c’era. Perché due che ti attaccano il fondo così fanno paura e creano scompiglio. Ponendo così gli esterni offensivi nella condizione di poter avere qualche metro in più di libertà per provare ad essere incisivi in zona offensiva. Il gol di Theo è bellissimo nella costruzione e nella finalizzazione, con l’assist di Suso che è perfetto per precisione e lettura spazio-tempo dell’inserimento del compagno. Conti, sull’altra banda, ha spesso avuto avversari più ostici da tenere a bada, ma quando ha la possibilità di liberare la corsa, è un piacere vederlo aggredire la fascia come faceva all’Atalanta. Arriverà il gol anche per lui, è solo questione di tempo, ma intanto il Milan si deve godere il suo pieno recupero e la crescita in fase difensiva.
E poi c’è il capitolo Ibra. Piatek, nel post Bologna-Milan, lo ha invocato dichiarando di voler giocare con lui. Parole non banali, visto che si tratterebbe di un potenziale rivale per la maglia da titolare. Ma la situazione continua ad essere nebulosa. Lo svedese, entro questa settimana, darà la sua risposta. Il Napoli può tornare prepotentemente in corsa e gli garantirebbe ciò che vuole a livello economico. Il Milan non si muove dalla sua posizione e quel vincolo del rinnovo legato al quarto posto può essere il tassello che potrebbe far saltare il banco. E che potrebbe creare frizioni ulteriori con Raiola. Uno che ha in mano Bonaventura, Romagnoli, Suso e, soprattutto, Gigio Donnarumma. Con tutto quello che ne potrebbe conseguire in un futuro nemmeno così lontano.




