Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Adesso lasciateci in pace!TUTTO mercato WEB
venerdì 13 luglio 2018, 00:00Editoriale
di Luca Serafini
per Milannews.it

Adesso lasciateci in pace!

Siamo rimasti per settimane in mezzo alla corrente, spifferi violenti come frustate e così numerosi da sembrare un ciclone nel ciclone, poiché la tempesta era già scoppiata. Acquirenti, aste, offerte, ultimatum, milioni qui e milioni là, paletti Uefa, sanzioni insopportabili, multe colossali, cessioni a ripetizione, mercato immobile. La catastrofe modellata dalle mani buone in cui Silvio Berlusconi ha lasciato questo povero, derelitto Milan. Adesso che il corriere delle banconote Yonghong Lì è sparito di scena (proprio adesso che avevo imparato a scrivere il suo nome correttamente a memoria...), trovandosi sul bordo di qualche piscina thailandese in attesa del bonifico per il disturbo, sia pure in ritardo di un anno Elliott ha finalmente acclarato di essere plenipotenziario del club rossonero.

Lasciate perdere gli slogan del comunicato di qualche giorno fa, come il dogma del progetto a lungo termine. La frase chiave era in fondo al testo: "Elliott crede fermamente che vi sia l'opportunità per creare valore sull'AC Milan". E' qui che tocca ravanare per trovare la buona notizia: essendo l'unico, assoluto, certificato scopo quello della vendita definitiva, bisognerà lavorare per lasciare i conti a posto, la rosa competitiva, il marchio appetibile, il brand credibile, il merchandising e il marketing operativi. In questo senso l'interregno di Elliott è una garanzia perché un'azienda calcistica si basa su questi valori, se non ha uno stadio di proprietà o la possibilità di vendere i gioielli della Primavera con valutazioni gonfiate a dismisura. 

Poi, tocchi a Rickers, Commisso, l'araba fenice o Sandokan, staremo a vedere. Ma basta pronostici! Basta giudizi di merito senza informazioni! Basta girandola di nomi di dirigenti (Baldini, Scaroni, Gandini, Maldini, Albertini), di consiglieri, di amministratori, impiegati, giardinieri! Basta! Lasciate in pace i tifosi rossoneri, risparmiategli altri nomi e cognomi a capocchia, scenari teatrali, trame da Micael Douglas e film alla Wall Street. Basta, per carità.

Lasciate che Rino Gattuso si concentri sul manipolo che ha a disposizione e quelli che arriveranno (Croazia-Inghilterra: segnano Perisic e Mandzukic, si infortuna Strinic: basta anche con 'ste nuvolette di Fantozzi, spira un'aria negativa allarmante. Occorre aggrapparsi alla positività di Gattuso, all'impermeabile cortina che ha steso intorno a Milanello, all'entusiasmo dei superstiti del Portello che mettono energia e amore nel loro valore quotidiano. E sono questi modelli cui si devono ispirare Donnarumma, Rodriguez, Biglia, Silva e quelli che dopo una stagione insipida, grigia o negativa, adesso devono dimostrare se sono o non sono da Milan. Da Milan che fu e che sogniamo ancora.