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Ibra a Milan TV: "Ho mantenuto la mia promessa, anche se qualcuno rideva"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 22 maggio 2022, 22:02News
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it

Ibra a Milan TV: "Ho mantenuto la mia promessa, anche se qualcuno rideva"

Zlatan Ibrahimovic ha parlato a Milan TV dopo la festa Scudetto che si è consumata sul campo del Mapei Stadium: 

Eri arrivato dicendo che avremmo vinto, cosa senti questa sera? “Ho mantenuto la mia promessa, ho promesso a tutti che avremmo vinto. Qualcuno non ci credeva e qualcuno rideva, oggi siamo campioni d’Italia. È una soddisfazione incredibile. Quando lavori e ti succede non esiste emozione più grande. Ho fatto credere al mister che avremmo vinto e poi l’ho passato alla squadra. Sono stati tutti disponibili, sono i risultati frutto del sacrificio e del lavoro e della sofferenza. Con queste cose tutto è possibile”.

Sono felice per la squadra, mi sono attaccato a questa squadra con emozione. Tanti ragazzi differenti. Come ti alleni poi giochi le partite. A squadra sentiva un pilota, sono arrivato e abbiamo vinto”.

Su Leao: “Tutti sapevano che aveva un potenziale enorme. Ci ho provato in tutti i modi di farlo andare a 2000 all’ora tutti i giorni, ma la sua crescita non è grazie a me ma grazie a lui. Ha capito quanto è forte, devo fargli i complimenti. La mia paura su di lui è che capisca quanto forte è e quanto forte diventa dopo questo”.

Come sei cambiato? “È un altro Zlatan, con più esperienza che lavora più per gli altri. Due anni e mezzo fa sono arrivato qua, ho lasciato la mia famiglia in Svezia per aiutare il Milan e portare la gioia ai tifosi che ci supportano nel bene e nel male. Ho portato zero ego in questa avventura, è una soddisfazione incredibile. Quando hai un ritorno in quello che stai facendo è una cosa fantastica. Oggi siamo campioni d’Italia, una cosa in cui tanto non credevano”.

Cosa ti ha fatto innamorare del Milan? “Prima di tutto il presidente Berlusconi e il capo Galliani mi hanno ridato felicità dopo Barcellona e io ho voluto dare il più possibile in cambio. Il primo giorno a Milanello mi sentivo a casa, a Milanello non c’è fretta, non c’è orario per tornare a casa perché sei già a casa. Milano è come la mia seconda casa, è tutto al top, cosa devo dire? Tutto perfetto”.

A chi dedichi questa vittoria? “A Mino Raiola, che purtroppo non c’è più. Il primo trofeo che vinco senza di lui, lui mi ha detto di tornare al Milan ed aiutare il club a tornare al top. Lo dedico a lui”.

Sul progetto del Milan: “Questo è un progetto totalmente differente dai tempi di Berlusconi, lui diceva un nome e quel nome arrivava. Tutti i i migliori al mondo li portavano al Milan. Questo è un progetto più lungo, più talentuoso. Quando è così devi lavorare in modo differente, devi creare un gruppo molto forte e vincere con tanto sacrificio e tanta sofferenza. Il gruppo è riuscito a fare tante cose. Poi il futuro dipende dal club. In Italia abbiamo fatto il massimo, in Europa ora abbiamo un po’ di esperienza. Non so cosa succederà col club, se è in vendita. Ma non è un mio problema: mi danno venti giocatori e un allenatore e inizia il mio lavoro. Forza Milan sempre!”.