
Dirigenza, allenatore, mercato: rivoluzione Milan. Quattro top a rischio addio
Bastano due parole per descrivere quello che dovrà succedere da qui alle prossime settimane dalle parti di via Aldo Rossi, di Milanello e di tutti i luoghi cruciali del mondo rossonero: rivoluzione Milan. Queste sono anche le parole che il Corriere della Sera questa mattina ha scelto per descrivere la situazione del Diavolo che poche volte come quest'anno è stato ferito così nella sua storia, anche più della recente banter era in cui almeno non si spendevano 120 milioni e le aspettative erano di conseguenza molto basse.
Dirigenza e allenatore
La rivoluzione rossonera deve mettere al centro una sola cosa, la più importante di tutte: il Milan. Per questo è necessario che si parta con la sistemazione di chi quest'anno ha rovinato il club, la dirigenza. Sarà cruciale per prima cosa trovare un direttore sportivo, una figura che capisca di calcio e che sappia muoversi nell'area tecnica, sul mercato, nel rapporto con allenatore e giocatori. Quest'ultimo aspetto, quest'anno, è mancato completamente. La decisione sul Ds non si può rinviare: i nomi sono sempre gli stessi D'Amico, Tare e anche Sartori. Da qui sarà cruciale poi la scelta dell'allenatore che l'anno scorso è stata semplicemente imbarazzante: non tanto per il nome (Fonseca) ma per come il club sia tornato clamorosamente sui propri passi dopo aver fatto la sua scelta (Lopetegui). Per il Milan che verrà nessuna illusione su Conte, il tecnico sarà azzurro e al momento i tre candidati sono Sarri, Allegri o Italiano.
Mercato
E infine c'è il mercato. Sarà necessario mettere mano alla rosa: da un lato per rinforzarla e per ripulirla da alcune scelte che si sono rivelate profondamente errate, dall'altra per far fronte all'assalto che ci sarà sui top player rossoneri a maggior ragione senza avere lo stimolo di giocare la Champions e addirittura l'Europa. Se ne andrà Joao Felix e con lui anche Walker con ogni probabilità: saluterà anche Abraham. Tra i giocatori più in vista, lo spauracchio è l'addio di Tijjani Reijnders su cui è piombato con serissime intenzioni il Mancheser City. In forte dubbio anche la permanenza di Theo Hernandez e Mike Maignan, in scadenza nel 2026. Anche lo stesso Rafael Leao non è certo di restare. Anche sotto questo punto di vista bisognerà muoversi con estrema intelligenza e sensibilità, considerando che ogni minimo passo falso sarà contestato duramente dall'ambiente.






