Fallimento Milan. Per il Corriere della Sera: "Serve una rivoluzione"

Al Milan serve una rivoluzione, si legge sul Corriere della Sera. Il Diavolo è all’inferno e per uscirne occorrono scelte forti, sia sull’allenatore sia sui giocatori, anche se prima di tutto va messo ordine nell’assetto dirigenziale. L’a.d. Furlani non può più sbagliare strategie. E l’ingaggio di un direttore sportivo non è più rinviabile. Restare con l’assetto attuale sarebbe il primo errore della nuova stagione. D’Amico dell’Atalanta resta in cima alla lista del casting, che include anche Tare. Piace molto Sartori, artefice del miracolo Bologna, che però non intende muoversi. Qualcuno può dargli torto? Solo dopo la nomina di un uomo mercato si procederà all’apertura del dossier allenatore, altrettanto cruciale.
In caso di conquista della Coppa Italia, Conceição poteva davvero essere confermato. Ora però il suo destino è segnato. Fra i nomi che circolano a Casa Milan ci sono Italiano, Sarri, Allegri. Il primo ha fatto un figurone anche l’altra sera all’Olimpico col suo Bologna, il secondo era già stato contattato a dicembre, il terzo è l’usato garantito. Su Conte, nemmeno contattato un anno fa e oggi sogno proibito di molti, non ci sono più grosse illusioni. L’identikit è tracciato: basta scommesse, deve essere italiano e conoscere la Serie A. Chiunque sarà, avrà un vantaggio: fare peggio di quest’anno sarà difficile. Ma dall’altro lato, dovrà svolgere una missione durissima: rimettere in piedi il mondo Milan, riportando l’entusiasmo svanito.
