
Serafini non le manda a dire: "Non si capisce perché i furbi debbano essere quelli del Bruges e i cretini quelli che cercano sconti o ribassi"
Luca Serafini, giornalista, si è così espresso nel suo editoriale per MilanNews.it sulla trattativa per Ardon Jashari: "A proposito di Jashari. Acclarato come andare a bussare dal Bruges sia come passeggiare al mercato settimanale dei paesi, dove devi trattare allo stremo il prezzo delle alici, delle olive e dei vestitini, non si capisce perché i furbi debbano essere loro e i cretini quelli che cercano sconti o ribassi. Quando lo fanno altri sono abili, se lo fa il Milan è comunque spilorceria anche se sappiamo bene ormai quali siano le priorità dei vertici rossoneri: Tare ha paletti e budget in mezzo ai quali sciare come in uno slalom gigante, attento a non urtare o sfiorare alcuna bandierina. Se l'Inter può pagare Lookman quello che l'Atalanta chiede, è perché ha meno esigenze nei rinforzi e soprattutto un fiume di introiti da Champions e Mondialino. Se il Napoli adesso può essere magnanimo con le richieste di Conte, è perché è stato molto parco a gennaio, arriva da uno scudetto, ha venduto Osimhen (e a gennaio Kvara), è gestito da un presidente e proprietario presente.
Il Milan non ha nulla di tutto ciò, tanto meno un presidente e un proprietario presenti. Il presidente poi non perde occasione per dichiarazioni pubbliche il più delle volte boomerang, sia che parli di stadio che di mercato. Scaroni non è uomo di calcio, ma di politica e imprenditoria: a questo si dovrebbe attenere, rigorosamente. Non so se alla fine Adriano Galliani tornerà al Milan, in quale ruolo, in quale veste, con quali mansioni. Di sicuro so che Scaroni certo non mollerà la sedia, di sicuro so sarebbe un upgrade di comunicazione e penetrazione, di sicuro so che non sarebbe un mero ritorno al passato, ma un ulteriore crescita di conoscenza calcistica".






