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tmw / milan / Editoriale
La vena aortica e la cardioaspirina. Carro sempre più affollato. Il nuovo stadio. Una ipotesi forse molto vicinaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti
per Milannews.it

La vena aortica e la cardioaspirina. Carro sempre più affollato. Il nuovo stadio. Una ipotesi forse molto vicina

Devo confessare che lunedì sera mi sono riguardato la registrazione della vittoria del Milan sul Napoli con la stessa emozione, con lo stesso pathos, con gli stessi brividi patiti nel secondo tempo, sotto gli attacchi degli uomini di Conte. Poi, con malcelata soddisfazione, con forte compiacimento, sono andato su un giornale per vedere la classifica e godere del primo posto in classifica. In parità? Certo, ma il primo nome della tabella era comunque quello del Milan. Beh, dovrei essere abituato, vista la storia milanista, ma mi sono entrate nella vena aortica, quella vicina al cuore, le brutture della stagione scorsa  fortemente resistenti a ogni cardioaspirina. Conosce la medicina più efficace solo Massimiliano Allegri e i suoi undici assistenti dal camice rossonero. Non  solo con le vittorie, ma soprattutto con queste prestazioni molto solide e mature, spesso spettacolari, sempre autorevoli. Spero che continuino a portare fortuna i dubbiosi, gli scettici, i prudenti. Io mi sto invece divertendo molto, grazie alla regia sapiente di “Luce Modric," al linguaggio architettonico di Rabiot, al miele che sparge Pulisi , capocannoniere del campionato, libero di incantare su tutto il fronte offensivo. Ho solo un problema. Non c’è quasi più posto sul carro di Allegri, che ho faticosamente ho portato vicino a Milanello, fin dal dicembre scorso, sicuro che sarebbe stato l’unica panacea di tutti i mali passati. La gestione dello spogliatoio, le praterie lasciate agli avversari, i difensori che vagano per il campo. Non soltanto un allenatore dunque ma un general manager, che ha, in Igli Tare, un valido collaboratore. Il direttore sportivo del Milan potrebbe vivere di rendita per anni, grazie alla splendida intuizione che ha portato all’ acquisto di Modric. Per i tifosi una vera gioia per gli occhi e per il cuore. Per i compagni un esempio di stile, classe e professionalità.

L’altro tema caldo è quello relativo alla decisione del Consiglio Comunale che ha dato la sua approvazione alla vendita di San Siro. Una parte dei tifosi rossoneri storce il naso, perché avrebbe desiderato uno stadio solo del Milan, non più in coabitazione con l’Inter. Sembra chiaro che i costi per la costruzione di un nuovo impianto, tutti sulle spalle e nel portafoglio della attuale proprietà, sarebbero stati insostenibili. Personalmente tra andare a San Donato Milanese da solo e a San Siro con il club nerazzurro, non ho dubbi. Meglio continuare nel quartiere, che frequento da tanti anni, piuttosto che andare a sud della città. Con il rischio fondato che magari l’Inter sarebbe rimasta, a Milano, in un San Siro ristrutturato. Mentre il Milan, che ha costruito lo stadio grazie al Presidente Pirelli, sarebbe emigrato a San Donato. Importante la decisione del consiglio comunale anche per il futuro assetto manageriale rossonero. Avere un nuovo stadio può portare a un accelerazione della trattativa tra Gerry Cardinale, che pare avere idee molto chiare sul futuro del Club, e la famiglia Steinbrenner, proprietaria degli Yankees. Con il conseguente pagamento del debito al Fondo Elliott, con il molto probabile arrivo di Adriano Galliani, e l’insediamento di un board che si prevede di grande spessore. Solo una ipotesi? Quella dell’arrivo degli Steinbrenner potrebbe essere clamorosamente più vicina di quello che tutti possano immaginare!.