
Il “caso” Leao ha riempito anche questa sosta: adesso tocca a Rafa zittire tutte le voci
Dopo il pareggio di Torino contro la Juventus e le due grandi occasioni sprecate da Rafael Leao che avrebbero probabilmente portato al Milan 3 punti pesantissimi, avevamo già capito che l'argomento di punta in queste due settimane di sosta sarebbe stato nient'altro che l'attaccante portoghese e i relativi dubbi/critiche che i suoi detrattori hanno e gli imputano da diverso tempo addietro. Sembra quasi non si veda l'ora che Leao sbagli un gol o una partita per poter riprendere immediatamente quei soliti discorsi che sentiamo ormai da diversi anni e che sembrano non poter cessare mai. Come ha detto Ibrahimovic al Festival dello Sport, è normale che si parli sempre di lui in quanto resta uno dei giocatori più talentuosi se non il più talentuoso del Milan e forse anche della Serie A, e di questo Rafa se ne deve fare una ragione.
NESSUN CASO - Tornando indietro al periodo pre-sosta, Leao è rientrato dopo 38 giorni in cui è stato fermo ai box per l'infortunio procuratosi al polpaccio il 17 agosto contro il Bari in Coppa Italia, ha fatto due sedute di allenamento, è subentrato 20 minuti con il Napoli con un Milan in 10 dal 55' e prestato prettamente alla difesa del vantaggio, ha fatto poi una settimana piena di lavoro e infine 30 minuti contro la Juventus e poi è partito per la nazionale. Era fuori da ogni logica aspettarsi il solito Rafa, scattante e dirompente, visto il poco lavoro svolto sul campo a seguito del lungo stop. Sia chiaro, nessuno è contento o difende a prescindere il portoghese, tanto che anche il mister ha espresso, come giusto che sia, il suo dissenso per come Rafa è entrato in campo soprattutto allo Juventus Stadium, però è altrettanto vero che non esiste nessun caso Leao e nessuno nel Milan ritiene che Leao sia un problema e non un valore aggiunto che probabilmente in pochissimi hanno.
TOCCA A RAFA - Ora sta a lui spegnere queste voci, che sono li ad aspettare l'ennesimo errore o l'ennesima corsa all'indietro come viene definita "ciondolante", ma non per rinfacciare poi le critiche a chi ne avrà sempre una pronta quanto per il Milan in primis e anche tanto per lui e per rispetto del suo talento che fa invidia a parecchie persone. Col rientro anticipato e concordato dalla nazionale, Leao è tornato pronto per lavorare duramente affinché recuperi al più presto la condizione migliore che gli permetta di tornare quantomeno a livello fisico quello di una volta. Vedremo se dopo questa settimana potrà riservarsi un posto da titolare nella partita di domenica sera contro la Fiorentina o sarà ancora una volta parte della partita a gara in corso. Cambia poco però, sono solo dettagli questi perchè come detto Rafa deve dimostrare, sia dall'inizio sia da subentrato, di avere la fame giusta per tornare ad essere il Leao che tutti noi conosciamo. L'allenatore questa volta c'è, ed è un allenatore che sa come trattare certi campioni e certe personalità, la squadra e il gruppo è unito e viaggia spedito verso un'unica direzione, serve solo che Rafa si metta in testa cosa deve fare e come deve farlo, per il suo bene e per il bene di tutto il Milan.






