
Il Milan vince: già fumano tutti. E’ partita la caciara. Ma che capolavoro ha fatto Allegri?
Ora deve passare il messaggio che il Milan “è favorito dal sistema”. Quale sistema poi, non si è capito. Bisogna creare il "nemico" mediatico da combattere. Già si sente chi urla allo “scandalo” e al “campionato falsato”. Gli stessi che ogni domenica hanno a favore decisioni arbitrali molto discutibili, e non è una sola squadra.
Parliamo del Milan, poi, tra le formazioni con meno vantaggi in una ipotetica classifica di favori arbitrali. Basti tornare alla gara col Bologna in questo campionato e guardare al contatto in area tra Lukumi su Nkunku non fischiato. Assurdo.
Deve passare il messaggio che il Milan “ha rubato” contro la Fiorentina. Quando a fine gara la polemica è stata fatta dai dirigenti viola per mascherare i veri problemi della squadra di Pioli. Che contro un Milan a pezzi ha tirato una volta in porta e ha avuto meno occasioni dei rossoneri.
Il vero furto sarebbe stato il pareggio. Oltre i due gol, infatti, il Diavolo ha sfiorato la rete con Gimenez e ha avuto due nette palle gol con Tomori e Pavlovic nel primo tempo. E ricordiamolo ancora una volta. Senza 6 giocatori e con una panchina ridotta malissimo, praticamente senza cambi.
Il rigore c'è perché Parisi ferma Gimenez con una mano sul volto, e senza quell'intervento il messicano sarebbe andato a calciare il pallone. Il fallo c’è perché non si può fermare l’avversario mettendo le mani sul volto, ingenuità di Parisi. Lo fa capire anche il designatore Rocchi, che infatti non ha sospeso Marinelli e Abisso dopo la decisione di assegnare il penalty.
Abbiamo visto rigori davvero inesistenti, dove non c'è nemmeno il tocco, concessi con molta più semplicità. Eppure non c'è stato questo caos mediatico. “Lo scandalo” come viene definito da qualcuno.
E in tutto ciò si parla del rigore e non di un Milan che è primo in classifica nonostante un’emergenza pazzesca. Con una squadra ridotta all’osso qualsiasi allenatore sarebbe andato in difficoltà. Invece Allegri è stato lucidissimo nelle scelte e nella lettura del match.
Il Milan si è presentato con cinque giocatori di movimento in panchina, tra cui Sala e Balentine del Milan Futuro, i cambi possibili erano loro due più Odigu, De Winter e Gimenez. Ma di cosa parliamo? Eppure Allegri ha saputo motivare la squadra, ha avuto il pallino del gioco e le occasioni migliori. Ha reagito allo svantaggio e ha rimontato inserendo Santi nel momento propizio.
Il campionato sarà lungo e ci saranno altri momenti difficili, ma per ora il Milan si gode la vetta della classifica in solitaria, e non accadeva da due anni.







