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Il futuro con Rangnick, il destino di Pioli, l'addio di Maldini e il mercato giovane. Il punto sul Milan
Nelle scorse ore Paolo Maldini, a domanda sul sempre più probabile arrivo al Milan di Ralf Rangnick, aveva risposto con la diplomazia: "Questa squadra ha fatto il callo alle voci, sente poco le sensazioni dall'esterno". E infatti gli uomini di Pioli, sul campo, hanno fatto il loro schiantando in rimonta la Juventus.
Il futuro di Maldini è segnato: sarà addio - Proprio quello che è attualmente l'uomo mercato dei rossoneri, a fine stagione dirà addio. Gazidis nelle settimane scorse gli aveva prospettato un ruolo studiato ad hoc, qualcosa più di un ambasciatore e con una valenza istituzionale. Niente da fare, l'ex capitano rossonero dirà no, ringrazierà e saluterà.
Con Rangnick non c'è posto per Pioli? - Troppo ingombrante la figura di Rangnick, per Maldini (che non potendo più decidere sul mercato dirà appunto addio). In questo contesto, resta da capire la situazione del tecnico Stefano Pioli. In mezzo allo scetticismo generale, ha dato solidità, equilibrio e credibilità al Milan, il successo sulla Juve è solo la sublimazione del suo lavoro. Quindi la domanda nasce spontanea: è giusto fare a meno di lui per lasciare carta bianca al tedesco? L'ipotesi di una permanenza, almeno per un anno, con Rangnick "confinato" ai compiti di mercato, esiste. Ma tutto è ancora in divenire e molto sarà deciso solo a fine campionato, col conforto anche della classifica.
Il mercato - Intanto, con le questioni dirigenziali e di panchina da chiarire, iniziano a circolare nomi e prospettive di mercato. Con Rangnick si punterà sui giovani, giusto sottolinearlo. Partendo da questo presupposto, hanno senso i profili emersi nelle ultime ore: da Sandro Tonali a Dusan Vlahovic, passando per Rashica per arrivare a Szoboszlai e Patrik Schick.
Il futuro di Maldini è segnato: sarà addio - Proprio quello che è attualmente l'uomo mercato dei rossoneri, a fine stagione dirà addio. Gazidis nelle settimane scorse gli aveva prospettato un ruolo studiato ad hoc, qualcosa più di un ambasciatore e con una valenza istituzionale. Niente da fare, l'ex capitano rossonero dirà no, ringrazierà e saluterà.
Con Rangnick non c'è posto per Pioli? - Troppo ingombrante la figura di Rangnick, per Maldini (che non potendo più decidere sul mercato dirà appunto addio). In questo contesto, resta da capire la situazione del tecnico Stefano Pioli. In mezzo allo scetticismo generale, ha dato solidità, equilibrio e credibilità al Milan, il successo sulla Juve è solo la sublimazione del suo lavoro. Quindi la domanda nasce spontanea: è giusto fare a meno di lui per lasciare carta bianca al tedesco? L'ipotesi di una permanenza, almeno per un anno, con Rangnick "confinato" ai compiti di mercato, esiste. Ma tutto è ancora in divenire e molto sarà deciso solo a fine campionato, col conforto anche della classifica.
Il mercato - Intanto, con le questioni dirigenziali e di panchina da chiarire, iniziano a circolare nomi e prospettive di mercato. Con Rangnick si punterà sui giovani, giusto sottolinearlo. Partendo da questo presupposto, hanno senso i profili emersi nelle ultime ore: da Sandro Tonali a Dusan Vlahovic, passando per Rashica per arrivare a Szoboszlai e Patrik Schick.
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