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Buffon: "Donnarumma-PSG? Non entro nel merito della sua scelta. Si deve fidare di se stesso"
Gianluigi Buffon, dopo la conferenza stampa di presentazione della sua Academy, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole: "C'è voglia di trasmettere qualcosa alle nuove generazioni e ridare qualcosa di quello che il calcio mi ha dato. Nessuna soluzione poteva essere migliore di questa idea dell'Academy. Il metodo Buffon l'ho sperimentato in 25 anni di attività e credo che l'obiettivo sia far vivere un'esperienza unica ai ragazzi che stanno partecipando, rendendoli felici quando andranno via".
Cosa deve avere un portiere moderno?
"Il coraggio, un po' di sana follia e al giorno d'oggi anche tanto equilibrio mentale e psicologico. Parte tecnica e fisica ci sono poi per natura".
Sta tornando di nuovo, vuole ancora giocare.
"Avevo bisogno di una quindicina di giorni per fermarmi e mettere le cose sul tavolo per capire se continuare o meno. Giocherò almeno un altro anno, ho proposte allettanti di squadre che giocheranno da protagoniste la Champions League. Ho scartato l'idea di poterla vincere ma con un ruolo secondario. Questo ruolo appartiene solo alla Juventus. Poi sto prendendo in considerazione anche il ritorno alle origini. Domani vedrò il mio agente e nel giro di pochi giorni prenderò la decisione definitiva".
Cosa pensa degli ultimi due anni della Juventus?
"È stato un inizio di progetto e di rivoluzione ma non è andata bene. La scelta di Allegri dà ampie garanzie e il fatto che torni dopo due anni può fare solo bene all'ambiente. Max quando è incentivato e ha stimoli può fare solo la differenza".
Donnarumma dovrebbe andare al PSG dove ci sono Keylor Navas e Areola. Condivide la sua scelta di andare a giocarsi il posto?
"Non mi permetto di entrare nel merito della scelta di Gigio. Si deve fidare di se stesso, è un portiere che può scrivere la storia del ruolo e di vincere qualsiasi tipo di concorrenza. Anche se non giocasse sempre per un anno non ci sarebbe nulla da eccepire. Quando decidi di prendere una strada simile pensi che sia un progetto a lungo termine".
Potrebbe essere distratto in questi giorni mentre c'è l'Europeo?
"Secondo me dipende dal carattere e dall'individuo. Per me è qualcosa di molto stimolante sapere che la mia carriera potrebbe prendere un certo indirizzo. Penso che Gigio la prenda con euforia ed entusiasmo. Questo può solo fargli bene".
Ci sono analogie con la Nazionale del 2006?
"Sì, penso che il risultato però dipenda dalla bravura delle individualità, soprattutto in fase difensiva. Adesso l'Italia fa tanto possesso palla, gli altri hanno poche opportunità di farti male. Nel 2006 abbiamo anche deciso di far fare la partita agli altri".
Cosa deve avere un portiere moderno?
"Il coraggio, un po' di sana follia e al giorno d'oggi anche tanto equilibrio mentale e psicologico. Parte tecnica e fisica ci sono poi per natura".
Sta tornando di nuovo, vuole ancora giocare.
"Avevo bisogno di una quindicina di giorni per fermarmi e mettere le cose sul tavolo per capire se continuare o meno. Giocherò almeno un altro anno, ho proposte allettanti di squadre che giocheranno da protagoniste la Champions League. Ho scartato l'idea di poterla vincere ma con un ruolo secondario. Questo ruolo appartiene solo alla Juventus. Poi sto prendendo in considerazione anche il ritorno alle origini. Domani vedrò il mio agente e nel giro di pochi giorni prenderò la decisione definitiva".
Cosa pensa degli ultimi due anni della Juventus?
"È stato un inizio di progetto e di rivoluzione ma non è andata bene. La scelta di Allegri dà ampie garanzie e il fatto che torni dopo due anni può fare solo bene all'ambiente. Max quando è incentivato e ha stimoli può fare solo la differenza".
Donnarumma dovrebbe andare al PSG dove ci sono Keylor Navas e Areola. Condivide la sua scelta di andare a giocarsi il posto?
"Non mi permetto di entrare nel merito della scelta di Gigio. Si deve fidare di se stesso, è un portiere che può scrivere la storia del ruolo e di vincere qualsiasi tipo di concorrenza. Anche se non giocasse sempre per un anno non ci sarebbe nulla da eccepire. Quando decidi di prendere una strada simile pensi che sia un progetto a lungo termine".
Potrebbe essere distratto in questi giorni mentre c'è l'Europeo?
"Secondo me dipende dal carattere e dall'individuo. Per me è qualcosa di molto stimolante sapere che la mia carriera potrebbe prendere un certo indirizzo. Penso che Gigio la prenda con euforia ed entusiasmo. Questo può solo fargli bene".
Ci sono analogie con la Nazionale del 2006?
"Sì, penso che il risultato però dipenda dalla bravura delle individualità, soprattutto in fase difensiva. Adesso l'Italia fa tanto possesso palla, gli altri hanno poche opportunità di farti male. Nel 2006 abbiamo anche deciso di far fare la partita agli altri".
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