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Zanetti: "Real Madrid? Ero onorato, ma capitano dell'Inter. Rispetto molto Ancelotti"
Nella lunga intervista rilasciata a Marca (qui le altre parole) Javier Zanetti ha parlato anche di quando ha scelto di rifiutare la corte del Real Madrid. "Sono stato molto vicino, ero onorato dell'interesse di un club del genere. Erano i tempi di Jorge Valdano come ds, ma tutti conoscono la mia storia e sapevano che l'Inter era la mia casa, ecco perché ho deciso di rimanere qui. Mi identificavo con l'Inter e giocavo per un club con molta storia, anche se all'epoca c'erano delle difficoltà. C'erano cose non successe e non volevo partire, ero capitano e sentivo la responsabilità. Per questo sono rimasto".
Sulla finale del 2010.
"Ho giocato poche volte al Bernabeu, forse solo nella finale di Champions del 2010 perché un'altra volta, contro il Real Madrid, abbiamo giocato a Siviglia. Dopo che mi sono ritirato ho giocato con altri ex calciatori, poi ci sono stato con l'Argentina. Per noi quella del 2010 è stata una notte da sogno, fantastica, una delle più belle della mia carriera. È rimasta nella storia del club, alzare una Champions dopo 45 anni dall'ultima volta".
Su Ancelotti.
"È molto stimato per tutta la sua carriera, in Italia e all'estero, anche per il suo modo di essere. È un uomo molto calmo, con concetti di gioco molto chiari. Nella vittoria e nella sconfitta si comporta allo stesso modo. Ho molto rispetto per lui".
Sulla finale del 2010.
"Ho giocato poche volte al Bernabeu, forse solo nella finale di Champions del 2010 perché un'altra volta, contro il Real Madrid, abbiamo giocato a Siviglia. Dopo che mi sono ritirato ho giocato con altri ex calciatori, poi ci sono stato con l'Argentina. Per noi quella del 2010 è stata una notte da sogno, fantastica, una delle più belle della mia carriera. È rimasta nella storia del club, alzare una Champions dopo 45 anni dall'ultima volta".
Su Ancelotti.
"È molto stimato per tutta la sua carriera, in Italia e all'estero, anche per il suo modo di essere. È un uomo molto calmo, con concetti di gioco molto chiari. Nella vittoria e nella sconfitta si comporta allo stesso modo. Ho molto rispetto per lui".
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