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TMW RADIO - Martorelli: “Scelte di Mancini semi-obbligate. Retegui? Ha lasciato interdetti molti"
Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Alessandro Sticozzi
Ospiti Giocondo Martorelli
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Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto il procuratore Giocondo Martorelli.
Un commento sulle scelte di Mancini prima di Italia-Inghilterra…
“A parte la situazione Retegui che ha lasciato tutti interdetti, per i vari infortuni che ci sono stati credo che le scelte di Mancini siano state semi-obbligate”.
Si aspettava che Mancini desse una chance a Zaccagni?
“Non chiedermi quali siano state le problematiche o i retroscena, ma dal punto di vista tecnico probabilmente avrebbe meritato più Zaccagni di altri ragazzi come Pafundi, che ha fatto pochissimi minuti in Serie A e per questo è difficilissimo da valutare. Tra Inghilterra e Malta giochiamo gare importanti. Mancini si è preso le sue responsabilità e ne risponderà di fronte alla nazione”.
A centrocampo tanta abbondanza, in difesa discrete alternative… ma tutto sommato giocano sempre gli stessi…
“Non è una novità, tutti gli allenatori hanno i “propri giocatori”. Discordo in parte però con l’analisi di Mancini sui ruoli: la Spagna non ha un centravanti alla Batistuta; l’Argentina ha vinto il Mondiale senza un centravanti boa vero e proprio. Il discorso va fatto sul valore complessivo della rosa di 18 giocatori, che deve essere livellato verso l’alto”.
Crede che gli inglesi stiano covando un desiderio di vendetta, a partire dalla finale persa in casa agli Europei?
“Ogni periodo storico fa storia a sé. L’Europeo appartiene al passato. Loro hanno giocato un Mondiale nel frattempo, noi no. Sarà la partita più importante del nostro girone: se dovessimo riuscire a vincere metteremmo un mattone importante”.
Quale squadra ha avuto il rendimento minore dagli acquisti fatti in sede di calciomercato?
“Bisogna dividere la questione: c’è il caso Pogba, Lukaku e Paredes, vale a dire di chi ha sbagliato le valutazioni calcistiche sull’apporto che avrebbero potuto dare alcuni giocatori. Non sono acquisti sbagliati. Se penso alla Lazio mi vengono in mente Marcos Antonio e Luis Maximiano. Parliamo tanto di Origi, che è stato un flop, pur avendo fatto vedere qualcosa a Liverpool. In alcuni casi bisogna dare tempo e analizzare i contesti”.
Un commento sulle scelte di Mancini prima di Italia-Inghilterra…
“A parte la situazione Retegui che ha lasciato tutti interdetti, per i vari infortuni che ci sono stati credo che le scelte di Mancini siano state semi-obbligate”.
Si aspettava che Mancini desse una chance a Zaccagni?
“Non chiedermi quali siano state le problematiche o i retroscena, ma dal punto di vista tecnico probabilmente avrebbe meritato più Zaccagni di altri ragazzi come Pafundi, che ha fatto pochissimi minuti in Serie A e per questo è difficilissimo da valutare. Tra Inghilterra e Malta giochiamo gare importanti. Mancini si è preso le sue responsabilità e ne risponderà di fronte alla nazione”.
A centrocampo tanta abbondanza, in difesa discrete alternative… ma tutto sommato giocano sempre gli stessi…
“Non è una novità, tutti gli allenatori hanno i “propri giocatori”. Discordo in parte però con l’analisi di Mancini sui ruoli: la Spagna non ha un centravanti alla Batistuta; l’Argentina ha vinto il Mondiale senza un centravanti boa vero e proprio. Il discorso va fatto sul valore complessivo della rosa di 18 giocatori, che deve essere livellato verso l’alto”.
Crede che gli inglesi stiano covando un desiderio di vendetta, a partire dalla finale persa in casa agli Europei?
“Ogni periodo storico fa storia a sé. L’Europeo appartiene al passato. Loro hanno giocato un Mondiale nel frattempo, noi no. Sarà la partita più importante del nostro girone: se dovessimo riuscire a vincere metteremmo un mattone importante”.
Quale squadra ha avuto il rendimento minore dagli acquisti fatti in sede di calciomercato?
“Bisogna dividere la questione: c’è il caso Pogba, Lukaku e Paredes, vale a dire di chi ha sbagliato le valutazioni calcistiche sull’apporto che avrebbero potuto dare alcuni giocatori. Non sono acquisti sbagliati. Se penso alla Lazio mi vengono in mente Marcos Antonio e Luis Maximiano. Parliamo tanto di Origi, che è stato un flop, pur avendo fatto vedere qualcosa a Liverpool. In alcuni casi bisogna dare tempo e analizzare i contesti”.
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