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Leonardi: "Milan, il caso Leao-Theo può rendere il gruppo più forte"
Il dirigente Pietro Leonardi ha parlato ai microfoni di TMW Radio, durante Maracanà.
Chi si è mosso meglio sul mercato?
"Ci sono state partite col mercato aperto e ci sono stati club svantaggiati da questo punto di vista, con una gestione non semplice del gruppo. Obiettivamente ci sono club che hanno operato di più e altri di meno. Ma l'Inter ha cambiato poco per esempio, le altre squadre hanno cambiato molto e anche allenatori, quindi ci vorrà pazienza".
La Juventus?
"Ha cambiato molto, è stato radicale, con un allenatore innovativo, ma anche molti interpreti. La Juventus la vedo con tanto entiusiasmo e non è poco. Sono stati fatti acquisti importanti. Se riuscirà a far quadrare tutto, ci sono alte probabilità che possa lottare per qualcosa d'importante".
Dove avrebbe rinforzato il Milan?
"Con l'uscita di Giroud direi in avanti. Ha preso Morata ed Abraham, che sono giocatori importanti per questo campionato. Per il resto avevano già un gruppo importante, sono stati sfortunati per il ko di Morata iniziale e sono stati costretti a fare delle modifiche. Il caso Hernandez e e Leao qualche pensiero lo fa fare. Andava evitato farlo davanti a tutti e questo mi ha meravigliato, così come la scelta iniziale di tenerli fuori".
Da ds come si sarebbe comportato in questa vicenda?
"Ho fatto 34 anni di calcio, io non accetto queste situazioni. Avrei optato per un multa, minimo. Mi è capitato in qualche occasione che poi i giocatori hanno chiesto scusa pubblicamente. Certe cose poi si ricompongono e danno forza a un gruppo. Lo dico sempre: siamo trasmettitori di emozioni. Dare quel tipo di messaggi è sbagliato, il club deve dare una risposta importante".
Quale il ds che le è piaciuto di più per il mercato?
"Giuntoli per quello che ha fatto e anche l'Atalanta".
Lazio, Roma e Fiorentina?
"La Roma? La vicenda Dybala ha fatto perdere del tempo nella strategia, poi ha fatto una rincorsa a modificare, perché forse c'era il pensiero possa andare via. Con questi difensori l'idea è che si passi a tre in difesa. La Fiorentina ha cambiato tanto, la Lazio ha mandato un messaggio di un cambiamento di percorso. Si è aperta una nuova storia e si riparte. Ha preso dei giocatori di grande potenzialità".
Il Parma dove può arrivare?
"Ha una grande società, un gruppo di qualità. Potrebbe essere una delle sorprese, come l'Udinese".
Chi si è mosso meglio sul mercato?
"Ci sono state partite col mercato aperto e ci sono stati club svantaggiati da questo punto di vista, con una gestione non semplice del gruppo. Obiettivamente ci sono club che hanno operato di più e altri di meno. Ma l'Inter ha cambiato poco per esempio, le altre squadre hanno cambiato molto e anche allenatori, quindi ci vorrà pazienza".
La Juventus?
"Ha cambiato molto, è stato radicale, con un allenatore innovativo, ma anche molti interpreti. La Juventus la vedo con tanto entiusiasmo e non è poco. Sono stati fatti acquisti importanti. Se riuscirà a far quadrare tutto, ci sono alte probabilità che possa lottare per qualcosa d'importante".
Dove avrebbe rinforzato il Milan?
"Con l'uscita di Giroud direi in avanti. Ha preso Morata ed Abraham, che sono giocatori importanti per questo campionato. Per il resto avevano già un gruppo importante, sono stati sfortunati per il ko di Morata iniziale e sono stati costretti a fare delle modifiche. Il caso Hernandez e e Leao qualche pensiero lo fa fare. Andava evitato farlo davanti a tutti e questo mi ha meravigliato, così come la scelta iniziale di tenerli fuori".
Da ds come si sarebbe comportato in questa vicenda?
"Ho fatto 34 anni di calcio, io non accetto queste situazioni. Avrei optato per un multa, minimo. Mi è capitato in qualche occasione che poi i giocatori hanno chiesto scusa pubblicamente. Certe cose poi si ricompongono e danno forza a un gruppo. Lo dico sempre: siamo trasmettitori di emozioni. Dare quel tipo di messaggi è sbagliato, il club deve dare una risposta importante".
Quale il ds che le è piaciuto di più per il mercato?
"Giuntoli per quello che ha fatto e anche l'Atalanta".
Lazio, Roma e Fiorentina?
"La Roma? La vicenda Dybala ha fatto perdere del tempo nella strategia, poi ha fatto una rincorsa a modificare, perché forse c'era il pensiero possa andare via. Con questi difensori l'idea è che si passi a tre in difesa. La Fiorentina ha cambiato tanto, la Lazio ha mandato un messaggio di un cambiamento di percorso. Si è aperta una nuova storia e si riparte. Ha preso dei giocatori di grande potenzialità".
Il Parma dove può arrivare?
"Ha una grande società, un gruppo di qualità. Potrebbe essere una delle sorprese, come l'Udinese".
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