
Per una riforma mai avallata oggi l'Inter batterà un record che sta pagando a caro prezzo
L'Inter di Simone Inzaghi questa sera disputerà la sua nona gara nel mese di aprile. Esattamente quattro settimane fa la squadra nerazzurra stava vivendo le ore precedenti al derby d'andata di Coppa Italia, partita poi finita 1-1. Da quel match sembrano esser passati mesi. Un'era fa. Tempo dilatato dal numero impressionante di match in programma per una squadra che dopo quella partita ha regolarmente giocato ogni tre giorni. Con risultati sotto gli occhi di tutti.
Nemmeno nella stagione del Triplete l'Inter arrivò a disputare nove partite nel mese di aprile. Nemmeno la Juventus di Allegri nelle due stagioni in cui ha raggiunto la finale di Champions. Non era mai capitato perché, banalmente, quest'anno il calendario ha subito un nuovo aumento di partite tra Super Champions e una Supercoppa Italiana stabilmente a quattro squadre. Partite che sono state calendarizzate a gennaio e che hanno spostato più in là le semifinali di Coppa Italia. Ad aprile, appunto.
Oggi Gabriele Gravina è stato di nuovo chiamato in causa sul tema dei calendari, ma ha dichiarato che quello della riduzione del numero di squadre in Serie A non è più un tema sul tavolo: "È un tema che purtroppo non sto più affrontando, quando il 4 novembre ho riconosciuto l’autonomia alla Serie A ho lasciato la responsabilità sui format alle singole componenti. Ho maturato un’esperienza nel mondo del calcio e a breve questo non sarà più un problema solo della Serie A ma del calcio globale. Dopo lo splendido lo format della super Champions e il Mondiale per Club forse qualcuno farà delle riflessioni, non solo in Italia ma a livello mondiale. Stiamo vivendo un campionato splendido dove si vedono delle criticità e si pagano a caro prezzo. Quando hai troppe competizioni da seguire, tre competizioni contemporaneamente potresti pagare un prezzo molto alto come l’Inter".
Gravina ha provato a sottrarsi. Peccato però che la Federazione non possa sottrarsi da una discussione che non riguarda solo la Lega Serie A, ma a cascata anche chi è sotto. E che il tema della riduzione del numero di squadre è sempre più un'urgenza perché prima o poi qualcosa si dovrà pur tagliare. Quest'anno col Mondiale per Club l'Inter nella peggiore delle ipotesi chiuderà la stagione con 61 partite ufficiali. Nella migliore 66. Troppe, decisamente troppe. Peccato però che tutti pensino solo a come intasare ulteriormente il calendario e nessuno a come snellirlo. Se aumentare il fatturato è l'unica cosa che conta, queste sono le conseguenze.
Nemmeno nella stagione del Triplete l'Inter arrivò a disputare nove partite nel mese di aprile. Nemmeno la Juventus di Allegri nelle due stagioni in cui ha raggiunto la finale di Champions. Non era mai capitato perché, banalmente, quest'anno il calendario ha subito un nuovo aumento di partite tra Super Champions e una Supercoppa Italiana stabilmente a quattro squadre. Partite che sono state calendarizzate a gennaio e che hanno spostato più in là le semifinali di Coppa Italia. Ad aprile, appunto.
Oggi Gabriele Gravina è stato di nuovo chiamato in causa sul tema dei calendari, ma ha dichiarato che quello della riduzione del numero di squadre in Serie A non è più un tema sul tavolo: "È un tema che purtroppo non sto più affrontando, quando il 4 novembre ho riconosciuto l’autonomia alla Serie A ho lasciato la responsabilità sui format alle singole componenti. Ho maturato un’esperienza nel mondo del calcio e a breve questo non sarà più un problema solo della Serie A ma del calcio globale. Dopo lo splendido lo format della super Champions e il Mondiale per Club forse qualcuno farà delle riflessioni, non solo in Italia ma a livello mondiale. Stiamo vivendo un campionato splendido dove si vedono delle criticità e si pagano a caro prezzo. Quando hai troppe competizioni da seguire, tre competizioni contemporaneamente potresti pagare un prezzo molto alto come l’Inter".
Gravina ha provato a sottrarsi. Peccato però che la Federazione non possa sottrarsi da una discussione che non riguarda solo la Lega Serie A, ma a cascata anche chi è sotto. E che il tema della riduzione del numero di squadre è sempre più un'urgenza perché prima o poi qualcosa si dovrà pur tagliare. Quest'anno col Mondiale per Club l'Inter nella peggiore delle ipotesi chiuderà la stagione con 61 partite ufficiali. Nella migliore 66. Troppe, decisamente troppe. Peccato però che tutti pensino solo a come intasare ulteriormente il calendario e nessuno a come snellirlo. Se aumentare il fatturato è l'unica cosa che conta, queste sono le conseguenze.
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