
...con Giocondo Martorelli
"Juventus e Milan sono in leggero ritardo su quello che è il perfezionamento di una campagna acquisti che potrrebbe renderli competitivi per il campionato. Mi sembra che ci siano idee confuse. Gli ultimi giorni rappresenteranno l'ago della bilancia". Così a TuttoMercatoWeb.com l’operatore di mercato Giocondo Martorelli.
Vlahovic e il gol contro il Parma: può cambiare il destino?
"E' un attaccante forte. Da che parte si muove, la Juve ne esce con le ossa rotte. Se lo perde a zero amen, almeno lo avrà utilizzato per le sue grandi qualità tecniche. Se dovesse darlo via farebbe una minusvalenza. La coperta rimarrebbe corta in tutti i casi. Non escludo che possa rimanere. Tra l'altro Tudor lo vede anche bene. La stima dell'allenatore c'è. E Vlahovic è entrato in campo con il giusto atteggiamento".
Che mercato è stato quello estivo fin adesso? Sono arrivati tanti nomi.
"E' iniziato con il botto. L'Inter si era mossa prima del Mondiale per Club con colpi importanti come ad esempio Sucic. Il Napoli ha portato a casa De Bruyne. La Fiorentina con Fazzini e Viti si è ben comportata, senza dimenticare Dzeko. Poi la situazione s'è arenata come spesso succede. Durante la preparazione gli allenatori vogliono vedere sul campo quali sono le difficoltà effettive. Vedo in grande difficoltà il Milan che ha perso giocatori importanti, uno su tutti Reijnders e non lo ha rimpiazzato nel migliore dei modi. Penso che Allegri avrebbe fatto di tutto per portare a casa Vlahovic".
Tanti calciatori acquistati hanno una carta d’identità che pesa. Da Modric a Dzeko.
"Sulle qualità nessuno può dubitare. La carta d'identità però pesa per tutti. Alcune scelte sono sempre complicate, rischiose. Se va bene hai fatto una cosa normale, altrimenti devi essere pronto per le critiche. Probabilmente in Italia non abbiamo coraggio di investire calciatori giovani di valore. Lo fanno poche società. Fateci caso: il mercato italiano si svolge per la maggior parte con scambi di calciatori che non si conoscono. E poi il discorso economico fa la sua parte. I giocatori importanti di venticinque-ventisei anni difficilmente vengono in Italia".
L’Inter ha dato un segnale importante contro il Torino…
"Ho visto il Torino in grande difficoltà. Dare giudizi sulla prima partita significherebbe non essere realisti. Il Napoli parte con i favori del pronostico, come sempre succede chi vince il campionato comincia da favorita. Ma l'Inter è forte, competitiva. Ha perso il campionato per un punto. Sono le due squadre che partono nelle prime due posizioni. Per il resto da lunedì sera potremo essere più chiari".
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