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Ventola: "Con Vieri non ci salutiamo quando ci incontriamo. Il tempo curerà le ferite"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
ieri alle 23:23Serie A
di Alessio Del Lungo

Ventola: "Con Vieri non ci salutiamo quando ci incontriamo. Il tempo curerà le ferite"

Christian Vieri da una parte, Antonio Cassano, Daniele Adani e Nicola Ventola dall'altra. La litigata tra questi 4 personaggi del calcio non è sicuramente passata inosservata e ancora oggi è un tema di attualità. A parlarne è stato lo stesso Ventola, che in un'intervista a gazzetta.it ha rivelato come sta vivendo questa situazione: "Quando si interrompe un legame di 25 anni è sempre un peccato. Quando ci incontriamo non ci salutiamo. Ma io, da uomo pacifico, dico che il tempo curerà le ferite". Il più grande rimpianto è rappresentato dal 5 maggio: "Insieme al non aver debuttato in Nazionale. Tutti ricordano la Lazio, ma noi lo buttammo via prima. Mentalmente avevamo vinto: ci eravamo portati le maglie, le telecamere. Ricordo le lacrime di Ronie e quelle dei tifosi all’aeroporto. Ci chiedemmo: 'Ma perché a noi?'. Le persone assalirono Gresko, il giorno dopo fu salvato dalla polizia". Ventola infine spiega di essere un grande amico di Ronaldo: "Siamo fratelli. Una volta andai in Brasile e all’aeroporto nessuno mi controllò il passaporto. 'Io qui come Papa a Roma', rispose. La punizione contro lo Spartak? Si era fissato, voleva darmela di tacco per farmi tirare. 'Vedi che io non sono Ronaldo, se la tiro in curva mi fischiano', gli dicevo. Andò bene: segnai un gol incredibile. Ronie era così: aizzava i tifosi come un direttore d’orchestra, prendeva di mira il povero Taribo con dozzine di tunnel. Se n’è sempre fregato delle diete".