
Conte e la Champions, rapporto complicatissimo. Il 6-2 di ieri e le altre peggiori partite
Dottor Jekyll e mister Hyde. La partita di ieri del Philips Stadion ha confermato che proprio non c'è feeling tra Antonio Conte e la Champions League. Il bilancio è sotto gli occhi di tutti: in 45 partite nella massima competizione europea l'allenatore leccese ha vinto solo sedici volte. Quattordici i pareggi, 15 le sconfitte compresa quella di ieri. La più pesante in termini di gol subiti, ma non per le conseguenze. Quella in corso è infatti la settima stagione in cui Antonio Conte guida una sua squadra in Champions League e non ha mai nemmeno sfiorato le semifinali.
Paradossalmente l'anno in cui è andato meglio è stato il primo. Stagione 2012/13, alla guida della Juventus Conte superò agevolmente sia la fase a gironi che gli ottavi contro il Celtic salvo poi uscire male ai quarti di finale. Contro il Bayern Monaco perse 2-0 sia all'andata che al ritorno. Un doppio confronto senza appello, ma fu comunque il suo miglior risultato in assoluto.
Un anno dopo infatti andò in scena tutta un'altra storia. "Abbiamo provato a far rimandare la partita. Si è giocato in un pantano, non si è giocato a calcio". Ricordate queste dichiarazioni? Sono parole di Antonio Conte dopo Galatasaray-Juventus 1-0, una partita disputata sotto la neve di Istanbul e decisa da un gol di Wesley Sneijder. Soprattutto, fu quella una sconfitta che eliminò la Juve dalla competizione già dalla fase a gironi.
Passeranno quattro anni da quella sfuriata prima di rivedere Conte allenare una squadra di Champions League. Stagione 2017/18, stavolta alla guida del Chelsea ma non va troppo meglio. La corsa dei blues campioni d'Inghilterra si fermò agli ottavi, a Barcellona Hazard e compagni persero 3-0. Affondati dalla doppietta di Leo Messi.
Due anni dopo fu di nuovo il Barcellona a fermare il cammino di Antonio Conte, stavolta direttamente alla fase a gironi. La sua Inter perse infatti coi blaugrana sia all'andata che al ritorno, perse anche a Dortmund contro il BVB e pareggiò in casa contro lo Slavia Praga. Solo sette punti in sei partite e terzo posto nel raggruppamento. E un anno dopo? Ancora peggio. L'Inter in quattro partite con 'Gladbach e Shakhtar conquistò solo sei punti. Perse entrambe le sfide contro il Real Madrid e tornò a casa già a dicembre.
L'ultima avventura in Champions di Conte prima di quella in corso riguarda la stagione 2022/23. Il suo Tottenham superò il girone con Eintracht Francoforte, Olympique Marsiglia e Sporting CP ma poi si fermò agli ottavi. Contro il Milan di Stefano Pioli, condannato da un gol di Brahim Diaz.
Il bilancio insomma è insoddisfacente per un allenatore della sua fama. La media è di una vittoria ogni tre partite, molto diversa da quella che ha collezionato nei campionati nazionali ma anche in Europa League. Perché è vero che pure questa competizione non l'ha mai vinta ma almeno in due partecipazioni ha collezionato una finale e una semifinale. In Champions invece...
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