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Il Caos Calmo di Conte: Napoli, quale strada? Dal mercato alla difesa, i dubbi del giorno dopo

Il Caos Calmo di Conte: Napoli, quale strada? Dal mercato alla difesa, i dubbi del giorno dopoTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 08:45Serie A
Pierpaolo Matrone

C'è qualcosa che colpisce nella serata più amara della stagione del Napoli. Non solo il clamoroso 6-2 subito contro il PSV a Eindhoven, non solo la fragilità tattica e mentale mostrata dalla squadra campione d’Italia. Colpisce anche l’atteggiamento di Antonio Conte in panchina: stranamente calmo, silenzioso, quasi distaccato. Un’immagine che stride con la consueta foga, la rabbia, l’energia che lo hanno sempre reso un allenatore viscerale.

Nel post-partita, a Sky Sport, gli viene fatto notare questo cambiamento. La risposta, secca e disarmante: “Io gioia non l'ho mai trasmessa, al massimo rabbia. Il primo tempo è stato buono, cerco di aiutare sempre i ragazzi e oggi sarà stata colpa mia, perché abbiamo perso 6-2. Un’atmosfera che richiama il concetto di Caos Calmo, come il celebre film di Nanni Moretti: fuori tutto crolla, ma dentro si cerca un equilibrio apparente, un silenzio che urla. Conte non sbraita, non esplode, ma è evidente che dentro di sé sia pieno di interrogativi. Chissà, magari anche sul sistema di gioco, sulla coesistenza tra i quattro centrocampisti e lo switch al 4-1-4-1, un esterno in meno e un De Bruyne in più, considerato "l'assetto migliore per il nostro equilibrio", come di lui nel post-partita.

Questa calma insolita è forse più eloquente di qualsiasi sfuriata. Racconta la consapevolezza di un momento difficile, in cui parole e gesti forti rischiano di diventare rumore inutile. Ma anche la profonda riflessione che Conte dovrà fare su un gruppo che fatica ad assorbire le sue idee, tra infortuni e mancanza di certezze. E un mercato che a questo punto va messo potrebbe finire al centro della discussione. Anzi, che lui stesso mette in discussione: “Inserire nove giocatori nuovi è stato un azzardo, siamo stati poco equilibrati. L’anno scorso c’era compattezza, ora dobbiamo ricrearla. Non sarà facile, ma lo spogliatoio lo vivo ogni giorno e so che possiamo ritrovare l’alchimia giusta”.

Il Napoli ha subito 16 gol in 10 gare partite. Il dato è impietoso: lo scorso anno furono 30 in 41 gare. Siamo a meno di un quarto delle partite giocate e le reti subite sono già più della metà. Dietro quel volto impassibile, però, c'è un Conte che conosce bene il valore della tempesta e sa che, per uscirne, non basteranno più i suoi soliti scatti. Servirà lucidità. E forse, proprio da questo caos calmo, Conte proverà a ricostruire. Prima le alchimie di cui parla, poi magari quelle difensive di un tempo. E poi tutto il resto.

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