
Tare: "Non si può andare più in alto del Milan. Jashari? Ha tutto per essere un grande"
In una recente intervista, Igli Tare ha parlato così della nuova avventura al Milan, che gli ha affidato la direzione sportiva in estate: "Era una possibilità che sentivo che sarebbe arrivata. Ho sempre pensato – ha raccontato lo stesso Tare a Top Channel, media albanese – che un giorno le mie strade e quelle del Milan si sarebbero incrociate. C'era anche stata l'opportunità in passato, ma sapevo che era solo questione di tempo. Sono stato molto paziente fin dal momento in cui ho concluso l'esperienza con la Lazio, nella quale ho vissuto 18 anni, di cui 3 da giocatore e 15 da direttore sportivo".
Allegri la prima intuizione: "La società – ha spiegato il dirigente – ha supportato la mia opinione di assumere Allegri come allenatore perché la sua esperienza e il modo in cui gestisce le diverse situazioni con la squadra, con la società, sono tutti ottimi". Poi è arrivato Modric, ma la grande scommessa è stata quell'Ardon Jashari così duramente inseguito: "Ha tutto per essere un grande giocatore".
Il futuro è delineato: "Voglio rimanere al Milan – ha confessato Tare – il più a lungo possibile, perché è un club che rappresenta il limite: non si può andare più in alto del Milan. Per arrivare a questo livello ci sono stati lavoro durissimo, sacrifici e passione. È un onore poter far parte della storia di questo club. Essere parte di questa realtà mi rende molto soddisfatto. A livello di crescita personale, la mia esperienza con il Milan è fondamentale. Per me non è solo un club, ma una parte integrante della mia carriera e della mia vita. E quindi è un obbligo spirituale vincere con questo club ed essere parte della sua storia".
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